martedì, Aprile 16, 2024
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Un viaggio nella storia di Lonato del Garda nella Torre Civica restaurata

Il 25 marzo la Torre di Lonato del Garda ritorna completamente restaurata e rinnovata. Il sindaco Roberto Tardani sottolinea il fatto che la Torre torna ad essere un elemento centrale del comune e un punto di riferimento della comunità.

“È verissimo. Devo dire che sono molto emozionato e per me questa è un’inaugurazione importante. È sempre importante inaugurare un’opera pubblica, però penso che il restauro e la conservazione museale della Torre siano davvero fondamentali ed importanti per la nostra comunità. Mi è venuto in mente un momento particolarmente importante nella mia vita, ma anche nella vita della comunità lonatese. Due anni fa, in pieno lockdown, insieme a Don Osvaldo e a Don Matteo siamo saliti sulla Torre la Domenica delle Palme e dall’alto della Torre Don Matteo e Don Osvaldo hanno benedetto tutto il territorio, in modo che ogni nostro concittadino potesse tagliarsi la palma d’oliva dal suo giardino e quindi poterla avere benedetta. Qui ancora la Torre è diventata la centralità del territorio, la centralità della comunità, come era nata nel 1500 quando è stata costruita. La Torre faceva riferimento proprio allo scandire il giorno, ai momenti di allarme o di allerta. Quindi è un ritorno nel passato che però ha una sua radice anche nell’attuale e nel futuro. Questo restauro dà ai ragazzi lonatesi un riferimento importante per loro e per la comunità.”

Anche Mariangela Musci, Assessore al Turismo-Cultura, Eventi del Comune di Lonato ci racconta la sua soddisfazione per un evento che è contemporaneamente un appuntamento di cultura, di turismo e anche di eventi, perché oggi sono le giornate del FAI e inaugurate una novità che vale la pena raccontare.

“Sono molto soddisfatta dei lavori eseguiti e ho un grande entusiasmo che spero venga accolto poi da tutti i fruitori del servizio. La Torre Civica, dopo mesi di restauro esterno ed interno, riapre oggi le porte. Abbiamo pensato che nulla potesse essere più coinvolgente e più efficace che aderire alle giornate del FAI. Grazie al FAI, che ha accettato la nostra candidatura, speriamo di avere dei buoni riscontri per presentare questo progetto innovativo e multimediale.

Quindi, al vecchio percorso di visita, ci sarà la possibilità di scegliere un secondo percorso multimediale. Passando dall’info point, dotati di una mappa e di una torcia, e illuminando con la torcia i punti bui della torre, si aprirà tutto un percorso multimediale guidati dalla voce e dalla figura di Battista Battistoni, il carceriere di Isabella D’Este. Non voglio svelare più di tanto perché penso che vedere di persona sia la migliore spiegazione e la migliore pubblicità che poi farete ai vostri congiunti, familiari e amici.

Dopo le giornate del FAI sarà aperta al pubblico. L’info point sarà aperto tutti i giorni con degli orari definiti che vedremo in base anche alle stagioni. Sarà collegato poi a un percorso nella cittadella, alla casa del Podestà e abbinato alla fornace romana. Abbiamo cercato di creare un percorso di valorizzazione del territorio il più possibile esteso.”

Con due dei protagonisti del lavoro di restauro: l’architetto Giovanni Zandonella e Lisa Cervini, che ha collaborato agli allestimenti interni di questo progetto, approfondiamo alcuni aspetti più tecnici.

“Sulla questione dell’intervento di restauro, abbiamo tentato di essere fedeli ai principi del restauro. I colleghi che verranno a visitare questa Torre, quelli che la guarderanno da fuori, potranno commentare e convenire come l’attenzione alla conservazione delle memorie sia un obiettivo che abbiamo cercato di portare a termine.

La curiosa iniziativa invece che trova spazio all’interno della Torre è un modo per raccontare la storia di Lonato. La Torre era fatta, come dice il protagonista che è presente nella Torre in modo virtuale, per guardare lontano. Oggi è un luogo dove si racconta la storia di Lonato. È il simbolo di Lonato da lontano, soprattutto dall’autostrada da cui si vede questo elemento che svetta. Ma oggi dentro il suo corpo racconta la sua storia, la racconta in modo un po’ originale.

Qui dice qualcosa Lisa.”

“Sì, abbiamo voluto fare un allestimento immersivo, fare in modo che chi entra all’interno della Torre e percorre questi moltissimi gradini che portano poi in cima alla Torre alla cella campanaria possa godere di una narrazione, di una narrazione leggera, bella, coinvolgente. La guida è una guida particolare perché è un personaggio della Torre, della fine del Settecento, che le persone vedranno fisicamente e virtualmente e che li accompagnerà un po’ come un Virgilio nel racconto di questa Torre, della sua storia, ma anche di tutte le storie di persone che le appartengono.”

Ancora Zandonella: “L’originalità di questo progetto sta nel raccontare la storia in modo diverso. Qui non raccontiamo la storia attraverso un pannello o una testimonianza fisica, ma attraverso le parole. Abbiamo tentato di avvalerci delle più innovative tecniche che permettono di raccontare come se fosse una storia raccontata dai nostri nonni.

Poi l’ambiente e la modalità con cui viene raccontata questa storia catturano sicuramente l’attenzione del visitatore, che rimarrà molto colpito.

Dobbiamo dire che oggi, proprio per rispondere a questo appuntamento, abbiamo aperto una parte del percorso. Una seconda parte, e la più importante, sarà completata tra qualche mese.”

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