Chi cammina sul Baldo deve stare attento a dove mette i piedi: per i morsi cāĆØ un nuovo antidoto. Unāanziana di Caprino e un rumeno salvati dalla Ā«calmaĀ»
Vipere, due ricoverati
Questi sono giorni ideĀali per escurĀsioni allāaperto, camĀmiĀnate in monĀtagna e passegĀgiate tra i boschi, ma occorre prestare attenĀzione. Si potrebbe incapĀpare in una vipera. Sul BalĀdo vive infatĀti lāaspide, la vipera comune (aspis), difĀfusa in tutĀta Italia tranne che in SardegĀna, cui ĆØ attribuibile la magĀgior parte di morĀsiĀcaĀture, come venĀgono chiaĀmati i morĀsi delle vipere. Se la vipera morde ĆØ per difendĀerĀsi: non lo fa molto freĀquenteĀmente ma il risĀchio cāĆØ semĀpre. Una ventiĀna di giorni fa unāanziana di CapriĀno ĆØ staĀta ricovĀerĀaĀta allāospedale di Negrar per un morĀso di vipera e semĀpre per lo stesĀso motiĀvo un rumeno ĆØ staĀto trasportaĀto al pronĀto socĀcorĀso dellāospedale di BorĀgo TrenĀto di Verona: aveĀva mesĀso incauĀtaĀmente le mani in un picĀcoĀlo covo di aspiĀdi costruĀito nel giaĀrdiĀno di casa sua, in Lessinia, e i serĀpenĀti senĀtenĀdosi minacĀciati si sono difeĀsi attacĀcanĀdoĀlo. In entramĀbi i casi i morĀsi non sono staĀti fatali. Da almeno una deciĀna di anni nel VeneĀto non si muore più a causa delle vipere. I due malĀcapĀiĀtati hanĀno reagĀiĀto nel migliore dei modi. Non si sono fatĀti prenĀdere dal panĀiĀco e senĀza improvvisĀarĀsi medici sono ricorĀsi subito al pronĀto socĀcorĀso. «à meglio non portare mai con sĆ© il siero antivipera perĀchĆ© può causare reazioni allerĀgiche e shock anafiĀlatĀtiĀco, come pure bisogna evitare di incidere o sucĀchiare la feriĀta o di strinĀgere lacĀci attorno ad essaĀ», spieĀga il dotĀtor GiorĀgio RicĀci, responĀsĀabile dellāunitĆ di tossiĀcoloĀgia clinĀiĀca medĀica al pronĀto socĀcorĀso dellāospedale civile magĀgiore di BorĀgo TrenĀto, oltre che docente di tossiĀcoloĀgia medĀica allāUniĀverĀsitĆ di PadoĀva e docente di medĀiĀcĀiĀna dāurgenza nelĀla lauĀrea di InferĀmierisĀtiĀca allāUniversitĆ di Verona. Un vero esperĀto in mateĀria, insomĀma. Ā«La priĀma cosa che si deve fare se si ritiene di essere staĀti morĀsi da una vipera ĆØ manĀtenere la calĀma e andare subito al pronĀto socĀcorĀsoĀ», prosĀegue. Ā«EvenĀtualĀmente conĀsiglio di sciĀacĀquarĀsi con sapone neuĀtroĀ», aggiunge. Ā«Il veleno di vipera ha una conĀsisĀtenĀza gelatiĀnosa e di soliĀto si ferĀma nel punĀto del morĀso. Si posĀsono anche metĀtere delle fasĀciaĀture, bendagĀgi non stretĀti al bracĀcio o alla gamĀba, se si ĆØ staĀti morĀsi in quelle parĀti del corĀpo, per interĀrompere la difĀfuĀsione del veleno che si propaĀga per via linĀfatĀiĀca, non venosa o arteĀriosa come si credeĀ». Poi bisogna affiĀdarĀsi ai medici. Ā«La morĀsiĀcatuĀra di vipera causa dolore e gonĀfiore, però spesĀso chi arriĀva in pronĀto socĀcorĀso ĆØ staĀto solo punĀto da un insetĀtoĀ», fa notare RicĀci. Ā«Questo accerĀtaĀmenĀto ĆØ quinĀdi fonĀdaĀmenĀtale per escludĀere gravi periĀcoli. Se invece appuriĀamo che il morĀso ĆØ di vipera, proĀceĀdiĀamo tenenĀdo il paziente in osserĀvazione e facenĀdo terĀapia di supĀporĀto. Si fanĀno cioĆØ preĀlievi del sangue per escludĀere probĀleĀmi di coagĀuĀlazione o lesioni al fegaĀto o ai reni, e osserĀvazione clinĀiĀca per evitare che il veleno si difĀfonĀdaĀ». Il siero antivipera, invece, pare non sia più di moda: Ā«Vi si ricorre solo se ci sono gravi segĀni di alterĀazione delĀla coagĀuĀlazione, oppure quanĀdo si ha a che fare con anziani, perĀsone deboli o debilĀiĀtate o bamĀbiĀni che svilupĀpano segĀni di avveĀleĀnaĀmenĀto genĀerale e non localeĀ», spieĀga. Ā«Questo antiĀdoĀto ĆØ comunque totalĀmente superĀaĀto. Oggi esiste un farĀmaĀco imporĀtanĀtisĀsiĀmo, i framĀmenĀti anti-corĀpali, uno svilupĀpo dellāingegneria genetĀiĀca, per cui si proĀducono framĀmenĀti di antiĀcorĀpi senĀsiĀbiĀlizĀzaĀti al veleno di vipera, che lo neuĀtralĀizĀzano in maniera radĀiĀcale, senĀza effetĀti colĀlatĀerĀaliĀ». Si tratĀta di un brevetĀto francese che esiste dal 2000, non ĆØ regĀisĀtraĀto e per averĀlo nei nosĀtri ospedali serve una deroĀga del MinĀisĀtero delĀla Salute. Ā«Noi lāabbiamo chiĀesĀta e ottenuĀta e al PronĀto socĀcorĀso dellāospedale civile magĀgiore di BorĀgo TrenĀto teniĀamo semĀpre due o tre fiale sufĀfiĀciĀenĀti a coprire lāeventuale fabĀbisogĀno, che ĆØ comunque risĀerĀvaĀto solo al cinque per cenĀto di casiĀ». Per il restante 95 per cenĀto, infatĀti, basĀtano lāosservazione e il tratĀtaĀmenĀto dei sinĀtoĀmi, visĀto che Ā«i framĀmenĀti anti-corĀpali si fanĀno solo nei casi veraĀmente critĀiĀci, anche se non hanĀno effetĀti colĀlatĀerĀaliĀ», fa notare RicĀci. Ciò detĀto non ĆØ comunque il caso che gli acerĀriĀmi amanĀti del āfai da teā corĀraĀno a procuĀrarĀsi le preziose fialette per infiĀlarseĀle nelĀlo zainetĀto. Anche non fosĀsero soggette a deroĀga minĀisĀteĀriĀale, costerebĀbero una cifra: una sola fiala di framĀmenĀti anti-corĀpali cosĀta cirĀca 750 euro e questi farĀmaĀci sono a breve durante e nel giro di una staĀgione vanĀno in scaĀdenĀza. Ć molto più semĀplice chiaĀmare il 118 o andare in pronĀto socĀcorĀso. Ā«Non esiste comunque periĀcoĀlo di morte immeĀdiĀaĀta e in ogni caso il decesĀso può solo verĀiĀfiĀcarĀsi in casi molto parĀtiĀcoĀlari e mai priĀma che sia trascorĀso almeno un giornoĀ», rasĀsiĀcuĀra RicĀci. Per avere altre inforĀmazioni on-line con questi speĀcialĀisti del setĀtore, cāĆØ anche una eāmail: toxclin@hotmail.com.