venerdì, Aprile 19, 2024
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Presentata una originale iniziativa. Destinata alle famiglie, garantisce l’ingresso gratuito ai bambini in poco meno di cento parchi italiani, dalle Ninfee a Fiabilandia

Viviparchi, la «card» è la nuova frontiera

Una visita, un fine settimana, una vacanza in un parco o in un ambiente naturale, privo di difficoltà o pericoli e, soprattutto, a misura di famiglie? Non è un sogno, anzi è possibile ripeterla più volte in un anno e a prezzi ragionevoli grazie a «Viviparchi», la nuova guida del tempo libero della famiglia, con la quale si possono visitare parchi, ville antiche, effettuare crociere sui laghi, divertirsi all’acquapark o nelle stazioni sciistiche, in castelli e dimore antiche, delfinari, ecc. Al Palacongressi di Sirmione la singolare iniziativa è stata presentata a un pubblico di tour operator e imprenditori del tempo libero. Poco meno, si diceva, di cento strutture disseminate in Italia, Svizzera e Francia, in cui i bambini fino a 13 anni non pagano l’ingresso grazie alla speciale card che si trova a corredo della guida (prezzo: 21 euro), purchè venga mantenuto il rapporto di un adulto pagante per ogni piccolo che ottiene la gratuità. In altre parole, una famiglia con due figli e con una sola Viviparchi card, otterrà due gratuità a fronte dell’acquisto di due biglietti da parte dei genitori. I conti sono presto fatti. Uno skipass per un ragazzo costa mediamente da 15 a 20 euro, mentre l’ingresso a un parco oscilla tra i 6,7 e 12,9 euro. Il tutto raddoppiato nel caso di due bambini. La guida in questione (150 pagine a colori con la descrizione dettagliata di tutte le strutture) vale dodici mesi, dal 1 dicembre 2001 al 30 novembre di quest’anno. Compresa ovviamente la card. Ma di cosa si tratta esattamente? «L’idea di creare un network di strutture – spiega il direttore di Viviparchi, Guido Vaini – così apparentemente diverse tra loro, ma legate dalla comune domanda da parte della famiglia, nasce proprio dalla necessità di identificare uno strumento flessibile, che favorisca la fruizione di realtà ricettive non sempre conosciute, da parte di una fascia di potenziale mercato rappresentato dal nucleo famigliare con uno o più bimbi al limite dei 13 anni». Il mondo di «Viviparchi» è oggi un mix di cultura, ambiente, flora e fauna, animazione, storia e geografia, mondo sommerso, motori e navigazione, sport e spettacolo, grotte, acqua, istruzione. Un elenco impressionante di offerte nel quale una famigliola, senza mettere troppo spesso mano al portafogli, può ritagliarsi il proprio spazio, può scegliersi la località in ogni stagione dell’anno. Il bacino del Garda, ma anche la restante provincia di Brescia, è ottimamente rappresentata tanto da battere tutte le altre province lombarde. Ci sono Acquasplash di Cortefranca, Archeopark di Darfo Boario, Castello di Bornato, Il Vittoriale di Gardone Riviera, Le Ninfee di Desenzano, Montecampione, la Naviseo e la Navigarda, Palazzo Torri di Nigoline, Rocca di Lonato. Per restare sempre vicino al Garda, troviamo anche Altomincio di Salionze, Cavour di Valeggio, Parco Natura Viva di Bussolengo, Giardino Sigurtà di Valeggio. Ma ci sono decine e decine di altre strutture in tutt’Italia, da Cervinia al parco Jalari di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina). Nell’incontro di Sirmione i relatori hanno per esempio rivelato che un visitatore si intrattiene circa sette ore in un parco, che è un potenziale cliente per altri segmenti commerciali all’interno della struttura, che un parco in Lombardia resta in attività anche fino a 210 giorni in un anno. Saverio Fontana, uno dei manager di «Viviparchi»: «Abbiamo incorporato in un unico network un unico prodotto visibile con un unico marchio, che dà un’indicazione della quale una famiglia sceglie quale utilizzo farne». E nel futuro cosa propone «Viviparchi»? «Possiamo puntare alle sale cinematografiche e teatrali e, perchè no, agli stadi magari di serie B perchè sono quelli più vuoti». A Sirmione tra i presernti il vicesindaco di Desenzano, Enrico Giustacchini, il conte Giuseppe Sigurtà ed Enrico Ghinato, presidente di Gardaland. A proposito: lo scorso anno il Comune di Desenzano ha inviato a tutti i bambini una card che ha permesso loro l’ingresso in molti parchi.

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