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Riapre la biblioteca comunale di Lazise con un un incontro con Antonio Caprarica

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Dopo oltre ven­ti anni di assen­za riapre la comu­nale a Lazise, per il vero nel­la frazione di Colà, gra­zie all’im­peg­no ed alla caparbi­età di alcu­ni gio­vani che attra­ver­so l’As­so­ci­azione Ver­ba Volant, Scrip­ta Manent han­no rac­colto fra la cit­tad­i­nan­za lib­ri di ogni genere pro­prio per pot­er avere una bib­liote­ca da uti­liz­zare.

Una accu­ra­ta selezione dei volu­mi da parte del­la coop­er­a­ti­va Char­ta che ha assun­to la ges­tione del­la bib­liote­ca, su incar­i­co del­la ammin­is­trazione comunale,ha con­dot­to in por­to il piano orig­i­nario dei volon­tari del­l’as­so­ci­azione. E la nuo­va bib­liote­ca è entra­ta a far parte del sis­tema bib­liote­cario inter­provin­ciale ed assurg­ere quin­di a bib­liote­ca comu­nale a tut­ti gli effet­ti. A tagliare il nas­tro inau­gu­rale, oltre al sin­da­co , al par­ro­co di Colò, alle autorità locali, ai respon­s­abili di Char­ta, al pres­i­dente di Ver­ba Volant ed ai volon­tari del sodal­izio cul­tur­ale, uno scrit­to di chiara fama, oltre ad un mez­zo bus­to tele­vi­si­vo di fama inter­nazionale, Anto­nio Caprar­i­ca che è sta­to moltissi­mi anni cor­rispon­dente da Lon­dra per la RAI.

“Leg­gere, leg­gere ed anco­ra leg­gere è il grande mot­to del­la cul­tura ital­iana ed inter­nazionale – ha esor­di­to Anto­nio Caprar­i­ca- per­chè la cul­tura e la conoscen­za si apprende in pri­mo luo­go sui lib­ri, anche con i nuovi ed inno­v­a­tivi sis­te­mi tec­nolo­gi e di comu­ni­cazione, ma il pat­ri­mo­nio vero sono le bib­lioteche. Ed inau­gu­rarne una oggi è uno dei più bei gesti che pos­si­amo com­piere per le future gen­er­azioni.”

La nuo­va strut­tura, ancorchè embri­onale, è ubi­ca­ta nei locali delle ex scuo­la mater­na di Colà, di pro­pri­età del­la par­roc­chia che attra­ver­so il suo par­ro­co Don Tul­lio ha volu­to porre a dis­po­sizione del­la comu­nità di Colà, Pacen­go e Lazise per­chè pos­sa fruirne com­pi­u­ta­mente. “E’ una momen­to impor­tante per la realtà cul­tur­ale del nos­tro ter­ri­to­rio – ha esor­di­to il sin­da­co Luca Sebas­tiano – per­chè final­mente  è pos­si­bile avere a dis­po­sizione un monte lib­ri con­sid­erev­ole anche gra­zie all’in­ter­presti­to provin­ciale con il sis­tema bib­liote­cario veronese. Lazise è il quin­to in clas­si­fi­ca fra i pae­si dove si vive meglio, il tur­is­mo ci por­ta benessere ed agiatez­za, ma man­ca­va questo impor­tante tas­sel­lo cul­tur­ale. Un plau­so ai ragazzi di Ver­ba Volant, al par­ro­co per la sua disponi­bil­ità, alla coop­er­a­ti­va che ha colto pien­amente le nos­tre esi­gen­ze e le ha imme­di­ata­mente trasfor­mate. Avere, poi, oggi, qui Anto­nio Caprar­i­ca per ten­er­la a bat­tes­i­mo è un fat­to di grande rilie­vo anche medi­ati­co.”

E nel gia­rdi­no , al fres­co dei gel­si, Anto­nio Caprar­i­ca si è fat­to inter­vistare dal gior­nal­ista e scrit­tore Davide Bre­go­la. Ha par­la­to del­la sua espe­rien­za a Lon­dra, del suo mestiere, ma soprat­tut­to ha volu­to pre­sentare il suo libro “L’ul­ti­ma estate di Diana” edi­to da Sper­ling & Kupler dove rac­con­ta det­tagli­ata­mente la sto­ria del­la principes­sa , don­na ingen­ua ed astu­ta. Il rap­por­to con Car­lo, con i figli e con la Regi­na, ma soprat­tut­to gli ulti­mi giorni con Dodi al-Fayed, lo schi­anto all’Al­ma, a Pari­gi, la sua morte ed il suo funerale medi­ati­co,. La sud­di­vi­sione dei sud­di­ti bri­tan­ni­ci in Carlisti e Dian­isti, il ruo­lo del­la Coro­na.

Ma Caprar­i­ca ha spazi­a­to anche nel cam­po del­la polit­i­ca attuale, del­la Brex­it, dei rap­por­ti fra laburisti e con­ser­va­tori, del mon­do tut­to par­ti­co­lare del­la vita inglese. Anche del­la sue cra­vat­te, sgar­gianti e famose al pub­bli­co tele­vi­si­vo dei tele­gior­nali del­la Rai.

 

Oltre un’o­ra di dial­o­go inframez­za­to da applausi e domande. Una sce­na diver­sa per Caprar­i­ca non più cor­rispon­dente da Lon­dra, ma atten­to e sagace scrit­tore e sag­gista che sa con­quistare il suo pub­bli­co di let­tori e non più di tele­spet­ta­tori.

 

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