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A Malcesine le case più care

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È la «per­la del lago» la Portofi­no del­l’Al­to Gar­da. La cit­tad­i­na bena­cense, gui­da­ta dal sin­da­co Giuseppe Lom­bar­di, detiene il pri­ma­to nel­la spe­ciale clas­si­fi­ca del cos­to del­la casa. Ma i prezzi al metro quadro sono altissi­mi anche in tut­ta la parte set­ten­tri­onale del baci­no lacus­tre, sul­la spon­da veronese, su quel­la trenti­na e su quel­la bres­ciana. Sul podio, dunque, il terzet­to com­pos­to da Mal­ce­sine, la più cara in asso­lu­to, Limone (Bres­cia) e Tor­bole (Tren­to). Solo quar­ta Riva del Gar­da, il capolu­o­go sociale ed eco­nom­i­co del­la zona con i suoi 15mila abi­tan­ti. I prezzi sono diver­si­fi­cati tra Comune e Comune e all’in­ter­no di uno stes­so Comune. La spe­ciale clas­si­fi­ca, paese per paese, è trat­ta da «Gui­da Casa 2003», il listi­no prezzi degli immo­bili in tut­ti i Comu­ni del­la Provin­cia di Tren­to redat­to dal­la Fed­er­azione ital­iana medi­a­tori agen­ti d’af­fari di Tren­to. «I prezzi», ha chiar­i­to Ric­car­do Oliari respon­s­abile di zona e mem­bro del diret­ti­vo provin­ciale,« sono indica­tivi di quel­li di mer­ca­to». A Mal­ce­sine spet­ta, quin­di, il pri­ma­to con 3.000, anche 3.500, euro al metro quadro per una casa nuo­va. Segue al sec­on­do pos­to Limone con 3.000 euro e forse anche più e al ter­zo Tor­bole con una for­bice che va da un min­i­mo di 2.300 a un mas­si­mo di 2.800 euro. Caro il mat­tone anche nel Comune di Tremo­sine (Bres­cia) con oscil­lazioni per il nuo­vo che partono dai 2.000 euro e pos­sono rag­giun­gere anche i 3.000. «A Mal­ce­sine», spie­ga Oliari, «i prezzi sono alle stelle per­ché il mer­ca­to ristagna, non ci sono case in ven­di­ta e non si costru­isce». Al quin­to pos­to c’è Riva cen­tro con 2.000/2.350 euro al metro quadro per il nuo­vo, 1.500/1.800 per l’usato e 750/1.200 per il vec­chio. Poi, altra sor­pre­sa, al ses­to pos­to a pari mer­i­to per il nuo­vo, Riva per­ife­ria e Nago con 1.900/2.250 euro al metro quadro, più caro però l’usato a Riva 1.400/1.700 (700/1.100 il vec­chio) che a Nago 1.100/1.200 (500/700 il vec­chio). Solo all’ot­ta­vo pos­to Arco Cen­tro (15mila abi­tan­ti) 1.700/1.900 nuo­vo, 1.050/1.300 vec­chio; segui­to a ruo­ta da Arco per­ife­ria 1.650/1.850 nuo­vo, 1.050/1.300 usato. Al nono pos­to, esat­ta­mente alla pari, Ten­no e Dro con 1.300/1.450 per il nuo­vo e 750/950 per l’usato. «Nel nos­tro man­uale», con­tin­ua Oliari ‚« i prezzi, sta­bil­i­ti con­frontan­do­ci tra agen­ti, sono indi­cati con una for­bice che comunque esclude ecces­si in rial­zo e in rib­as­so». Rispet­to allo scor­so anno ci sono dif­feren­ze? «A liv­el­lo gen­erale c’è sta­to un lieve aumen­to con leg­geri ritoc­chi nei val­ori di pun­ta. I prezzi dei ter­reni e i costi di costruzione sono cresciu­ti parec­chio e ciò si riper­cuote sul rial­zo finale. Purtrop­po bisogna con­sid­er­are che le perdite in Bor­sa degli ulti­mi due anni han­no tolto alla famiglia media una buona disponi­bil­ità finanziaria. Teni­amo, comunque, pre­sente che in altri Comu­ni del Bas­so Lago o sul­la costiera toscana i prezzi sono inac­ces­si­bili».

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