giovedì, Marzo 28, 2024
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Sabato si inaugura la vasta area protetta al confine tra Rivoltella e Sirmione.
Cinque ettari di verde incontaminato in riva al lago resteranno il «regno» di piante e uccelli acquatici

Apre l’oasi S. Francescomonumento alla natura

Era l’agosto scorso quando la Regione approvava definitivamente il programma di salvaguardia dell’oasi naturalistica di S. Francesco, al confine tra Desenzano e Sirmione, concepito dalla giunta Rocca negli anni ’90, avviato dalla giunta Pienazza poi confermato dalla giunta Anelli.Nei mesi successivi l’assessore all’ecologia Silvano Orio lo rendeva esecutivo, sottoscrivendo una convenzione con l’associazione Airone Rosso, presieduta da Guido Parmeggiani, col compito di mantenere e conservare l’area protetta.Adesso è arrivato anche il momento del taglio del nastro, in programma sabato alle 10.30.La zona verrà denominata «Area umida S. Francesco» e si estende su circa cinque ettari in un canneto compatto, protetto da una fascia boschiva naturale che ne determina un’efficace schermatura a vantaggio dell’avifauna stanziale e migratoria, che deve essere ovviamente tutelata nella sua integrità.L’oasi vanta quasi 3.500 metri quadrati coperti da alberi di varie specie e altri 3.630 da arbusti. In inverno vengono a svernare diversi uccelli. Si possono notare esemplari di Folaga, di Svasso maggiore e Svasso piccolo, di Tuffetto, di Cormorano, di Gabbiano comune. Numerosi anche i Gabbiani reali, la Moretta, il Moriglione, la Gallinella d’acqua ed altri. Un’avifauna, dunque, di grande valore che si accompagna alle specie arboree presenti, alcune anche autoctone.L’oasi di S. Francesco è stata infatti definita giustamente «Monumento naturale» e tale dovrà essere conservata e lasciata alle future generazioni.È stata per queste ragioni preservata da appetiti urbanistici sempre in agguato nella zona del basso Garda. Sarebbe anche necessario allontanare la minaccia delle «doppiette» che, attraverso i capanni da caccia galleggianti, potrebbero disturbare le migrazioni e la sosta dell’avifauna. Alcuni capanni si trovano, infatti, vicini o comunque sulle «rotte» che le specie di uccelli migratori seguono per arrivare all’oasi.Dal canto suo l’associazione Airone Rosso sta già predispondendo servizi e infrastrutture con il comune di Desenzano per avviare il birdwatching, ossia l’osservazione degli uccelli, hobby molto diffuso in Europa e nel Nord Italia.Verrà creato inoltre un parcheggio a 200 metri dall’ingresso all’oasi in cui sarà possibile parcheggiare pullman di comitive e auto private. I volontari stanno tracciando intanto sentieri e installando bacheche e cartelloni. Per ora l’inaugurazione ha lo scopo di «far conoscere la presenza – dice una nota del Comune – dell’oasi con le sue peculiarità. Informazioni al 393 495613104 o sanfrancescooasi@yahoo.it.

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