sabato, Aprile 20, 2024
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Se è geneticamente manipolato, può essere a rischio

Attenzione al cibo che ci nutre

Per secoli abbiamo mangiato alimenti prodotti dall’uomo selezionando specie legate tra loro attraverso impollinazioni o fertilizzazioni incrociate. Oggi è invece possibile incrociare una fragola con un pesce per permettere, ad esempio, alla fragola di crescere anche con un clima rigido. Ciò avviene utilizzando tecniche di intervento sul corredo genetico degli esseri viventi, chiamate biotecnologie. Con l’ingegneria genetica si sono insomma resi possibili in laboratorio incroci impossibili in natura. Sono così nati gli alimenti transgenici: maiali giganti, salmoni con geni di topo, pomodori a lenta maturazione, api che non pungono, uova supernutrienti, soia e riso transgenici, barbabietole resistenti agli erbicidi…«Ma questi alimenti contengono le stesse sostanze nutrizionali degli originali? – si è chiesto, e chiede, da buon medico, il dottor Pietro Bertoldi, consigliere comunale verde a Riva. E ancora: «Possono essere potenzialmente rischiosi per la salute dell’uomo? Quali gravi ripercussioni dannose si potranno avere negli anni futuri sul nostro ecosistema con la diffusione di nuovi OGM (organismi geneticamente modificati)?A questi interrogativi, spiega ancora il dottor Bertoldi, nessuno può dare una risposta certa. «Vi è la possibilità che i prodotti alimentari geneticamente modificati possano essere nocivi per l’uomo, che si possano sviluppare nuove allergie, che si possano diffondere nuovi tipi di virus e batteri, che vengano prodotte sostanze tossiche e cancerogene, che vengano alterati i valori nutritivi degli alimenti, che ci siano influenze sul sistema immunitario e sulle funzioni riproduttive. Ecco quindi il senso della mozione che già nel dicembre del 1999, su iniziativa mia e del collega Rocco Frizzi, proponemmo al consiglio di Riva, ottenendo un generale consenso».Tra gli impegni trasmessi dal consiglio al sindaco e alla Giunta non c’era però soltanto la generica richiesta ad attivarsi per la tutela del consumatore e di valorizzare le possibilità alternative del settore alimentare (primi fra tutti i prodotti biologici: che furono raccomandati per le mense pubbliche). C’era anche la richiesta di stanziare i fondi necessari per organizzare a Riva un convegno informativo per la popolazione, i commercianti, i tecnici del settore alimenare, i medici e le scuole.Il traguardo di questo convegno, grazie anche ad una commissione dove il dottor Bertoldi ha lavorato in sintonia con l’assessore Luigi Marino, subito entusiasta del progetto, ora è stato raggiunto. E che sia un Comune a proporre ai cittadini un approfondimento su quello che trovano in tavola e sull’agricoltura è davvero una novità. Significa che anche se i «motori dell’economia» sono ben distanti dalla nostra piccola realtà, anche un Municipio può contribuire in qualche modo ad una presa di coscienza su scottanti tematiche. L’appuntamento è dunque per sabato prossimo al Palazzo dei Congressi, alle ore 9. Quattro esperti (vedi scheda a parte) parleranno gente su cosa si mangia e perchè.

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