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Avis ed Aido insieme per la Festa del Donatore 2020

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con i dona­tori di sangue fes­teggia il 55° di fon­dazione ed Aido con la Gior­na­ta Comu­nale del Sì, invece, il 40° di cos­ti­tuzione del grup­po. Due impor­tan­ti realtà del mon­do del volon­tari­a­to che annover­a­no, la pri­ma 288 dona­tori di sangue attivi, con oltre 36000 don­azioni di sac­che di sangue, men­tre la sec­on­da, l’Ai­do, rag­grup­pa intorno a se 648 soci con al suo atti­vo 10 don­azioni fra organi e tes­su­ti.

A causa di Covid ‑19 la man­i­fes­tazione, molto sen­ti­ta e fre­quen­ta­ta, quest’an­no è sta­ta real­iz­za­ta in for­ma minore anche alla luce delle ultime restrizioni con­cretiz­zate nel­l’ul­ti­mo DPCM. Dopo la cel­e­brazione del­la mes­sa nel­la par­roc­chiale dei SS Zenone e Mar­ti­no ed  una breve cer­i­mo­nia in piaz­za con il salu­to delle autorità, la con­seg­na delle ben­e­meren­ze. Tre le fronde d’oro con smer­al­do per oltre 100 don­azioni effet­tuate, due d’oro con rubi­no per 75 don­azioni com­piute pres­so il cen­tro trasfu­sion­ale di Bus­solen­go. Tre le fronde d’oro per 50 don­azioni, 8 l’ar­gen­to dora­to per 36 don­azioni com­piute, men­tre 4 sono le inseg­ne d’ar­gen­to per aver com­pi­u­to 16 don­azioni. Infine dis­tin­ti­vo in rame per 8 don­azioni com­piute ad altret­tan­ti dona­tori. Com­p­lessi­va­mente le ben­e­meren­ze del­l’Avis sono 29 sud­di­vise fra 5 fem­mine e 24 maschi.

“Non ce la siamo sen­ti­ta di saltare a piè pari la fes­ta del dona­tore nonos­tante la pan­demia — spie­ga Clau­dio Zeni del­l’Avis — per­ché per i dona­tori è un momen­to di unità e di con­di­vi­sione di ide­ali e di azioni di volon­tari­a­to. Lo stes­so per gli ami soci del­l’AI­DO. Ovvi­a­mente Covid ‑19 e le restrizioni dei decreti gov­er­na­tivi ci inducono ad oper­are con la mas­si­ma dili­gen­za e con le atten­zioni del caso. Un momen­to in tono minore ma non meno sig­ni­fica­ti­vo e grat­i­f­i­cante, più che mai nec­es­sario per cer­care pros­eli­ti al dono del sangue, oggi più che mai nec­es­sario per far fron­ti alle inces­san­ti neces­sità dei nos­tri splen­di­di ospedali verone­si. C’è tan­tis­si­mo bisog­no di nuove le e e forze. Anche queste feste, anche se molto con­tenute, sono un seg­nale per avvic­inare nuovi volon­tari.”

Ser­gio Baz­er­la

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