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Progetto “Glenn Miller’s Story”

Big Band Ritmo-Sinfonica “Città di Verona” & Trio Marrano a Campo di Brenzone sul Garda

Dopo il fortunato esito del Brenzone Music Festival, tenutosi tra giugno e luglio, giunti nel pieno dell’estate la storica manifestazione Notti Magiche a Campo riporterà in primo piano la grande musica a Brenzone sul Garda. La ventiduesima edizione di Notti Magiche a Campo si terrà il 9 e 10 agosto: due serate nelle quali, come da tradizione, si salirà rigorosamente a piedi sino all’antico borgo abbandonato di Campo di Brenzone per raggiungere il palcoscenico incastonato in un anfiteatro naturale (si consiglia l’uso di calzature adatte a percorrere mulattiere e si raccomanda, inoltre, di munirsi di torce). L’esperienza paesaggistica, con la vista dall’alto sul lago, sarà completata dal piacere della musica. Si spazierà dal jazz classico della prima serata con la Big Band Ritmo-Sinfonica “Città di Verona” (mercoledì 9 agosto) alla canzone d’autore dell’opulento omaggio a Tenco del 10 agosto, con un notevole parterre di cantanti (Massimo Bubola, Vanessa Tagliabue Yorke, Vincenzo Vasi, Kento, Dj Fuzzten), gruppo jazz e orchestra sinfonica, il tutto sotto la direzione di Mauro Ottolini.

Notti Magiche a Campo è organizzato dal CTG Brenzone con il contributo del Comune di Brenzone sul Garda.

Per la prima serata di Notti Magiche a Campo, mercoledì 9 agosto (con inizio alle ore 21:30), la Big Band Ritmo-Sinfonica “Città di Verona” assieme alle voci del Trio Marrano eseguirà il progetto “Glenn Miller’s Story”: una panoramica del repertorio di una figura mitica dell’era dello swing orchestrale, tra ritmi sobbalzanti e trascinanti e melodie indimenticabili come quelle di Moonlight Serenade, Perfidia, In The Mood, Pennsylvania 6-5000… Quello di Glenn Miller è uno dei repertori più classici del jazz: il celebre trombonista (scomparso all’apice della fama durante un’attraversata del Canale della Manica nel 1944) ha diretto una delle formazioni più seguite e ballate dell’era swing, celebre per il perfezionismo, il sound originale ma semplice, gli arrangiamenti estremamente precisi, rifiniti da assolo swing propulsivi e trascinanti. Il jazz arrivato in Italia con gli americani come ‘colonna sonora’ della liberazione dopo la seconda guerra mondiale era in buona parte quello di Miller, che durante la guerra si era arruolato volontariamente nell’aviazione degli Stati Uniti, venendo messo a capo dell’Army Air Force Band. Nel 1953 la sua vita è stata ricordata nel film The Glenn Miller Story: a impersonare il musicista c’era James Stewart.

A Verona, le origini di una banda cittadina risalgono al 1946. Nel 1975, grazie alla direzione artistica affidata a Mario Pezzotta, vengono inseriti in repertorio brani musicali afroamericani, dapprima affiancando e poi sostituendo quasi del tutto le marce e gli abituali pezzi di musica classica e operistica. Per l’epoca proporre un repertorio del genere rappresentava un’idea assolutamente originale e innovativa. Proseguendo la strada intrapresa di questo organico, nel 1995 prende vita la Big Band Ritmo-Sinfonica “Città di Verona”, che dal 1997 è guidata da Marco Pasetto: l’organico, non limitandosi agli strumenti della big band tradizionale, dà la possibilità di eseguire repertori tra loro molto diversi, evidenziando la propria particolare sonorità ‘swing-fonica’.

 

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