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Callas sempre Callas

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con­tin­ua a bril­lare a Sirmione. A quar­an­t’an­ni dal­la sua pre­matu­ra scom­parsa, ded­i­ca alla Div­ina un’e­s­po­sizione per­ma­nente di cos­tu­mi, gioiel­li di sce­na e suoi abiti civili ad Aquar­ia, la Ther­mal Spa di Terme di Sirmione, sita nel cen­tro stori­co del­la peniso­la garde­sana.

Un prog­et­to real­iz­za­to gra­zie ad un’im­por­tante don­azione che Michele Nocera, sirmionese, biografo artis­ti­co uffi­ciale di Maria Callas e cura­tore di numerose sue mostre, ha des­ti­na­to all’azien­da tur­is­ti­co ter­male.

I cimeli esposti, prove­ni­en­ti dal­la collezione per­son­ale di Nocera, com­pren­dono due vestaglie di Lucia di Lam­mer­moor, indos­sa­ta a Chica­go, Civic Opera nel 1954, i gioiel­li esi­biti per Lucia di Lam­mer­moor a Dal­las nel 1959, il cos­tume e il man­tel­lo di Turan­dot correda­to da orec­chi­ni e diade­ma indos­sati a Buenos Aires, Teatro Colòn nel 1949, i gioiel­li por­tati per Vio­let­ta de La Travi­a­ta a Rio de Janeiro nel 1951, e alcu­ni abiti che furono del­la Div­ina.

Sot­to­lin­ea Michele Nocera: “La mia don­azione a Terme di Sirmione è ded­i­ca­ta alla memo­ria del mio prozio Cav­a­lier Ange­lo Gen­nari, pre­cur­sore del ter­mal­is­mo a Sirmione. E’ un gesto di affet­to e di amore ver­so la peniso­la cat­ul­liana ed un apprez­za­men­to per una soci­età a me molto cara. L’e­s­po­sizione per­me­t­terà di con­di­videre preziosi ricor­di per­ma­nen­te­mente con migli­a­ia di per­sone”.

Oltre ai quat­tro cos­tu­mi e dieci gioiel­li di sce­na, e due abiti di Maria Callas, ad Aquar­ia saran­no esposti, in una sec­on­da fase pre­vista a inizio 2018, immag­i­ni riguardan­ti la Div­ina “sirmionese” e proi­et­ta­ta nel jet set inter­nazionale, e una serie di doc­u­men­ti da lei fir­mati, let­tere e dediche.

L’am­pli­a­men­to del­l’e­s­po­sizione per­ma­nente prevede un inter­ven­to architet­ton­i­co nel­l’a­trio di Aquar­ia con la real­iz­zazione di un sop­pal­co a fer­ro di cav­al­lo che las­cia aper­ta, a tut­ta altez­za, la parte cen­trale del­la hall. I set­ti di sosteg­no del sop­pal­co sono pen­sati per ospitare delle nic­chie e vetrine in cui saran­no esposti i “gioiel­li” di sce­na, fotografie e le epis­tole del­la Callas, oltre che ai prodot­ti di Terme di Sirmione. Il piano supe­ri­ore sarà uti­liz­za­to come spazio lounge relax per tut­ti i cli­en­ti del bar e del­la Ther­mal Spa.

Il nome del cele­bre sopra­no, nato a New York nel 1923, è da sem­pre lega­to a Sirmione. Maria Callas trascorse accan­to al mar­i­to Gio­van Bat­tista Menegh­i­ni lunghi sog­giorni tra gli anni 1950 e 1959 nel­la loro vil­la di Sirmione. La sua fre­quen­tazione, se pur spo­rad­i­ca, con­fer­ma l’af­fet­to che la lega­va alla cit­tad­i­na lacus­tre.

Durante i giorni di riposo che Maria Callas si ded­i­ca­va a Sirmione ancor pri­ma di acquis­tarne qui una vil­la, una foto e rac­con­ti tes­ti­mo­ni­ano che la Div­ina ben­e­fi­ci­a­va delle cure ter­mali inala­to­rie, come numero­sis­si­mi altri famosi can­tan­ti liri­ci.

“Abbi­amo volu­to val­oriz­zare questo dono in un luo­go, Aquar­ia, e con un prog­et­to architet­ton­i­co che legano il pas­sato ter­male di Sirmione, all’evoluzione che la salute, il benessere e il relax nel­la Ther­mal Spa si svilup­pa,” con­clude Gia­co­mo Gnut­ti Pres­i­dente di Terme di Sirmione.

In una sua let­tera Maria Callas scrisse “Ho tan­ta nos­tal­gia di Sirmione”, come ripor­ta Michele Nocera in un suo vol­ume. L’e­s­po­sizione raf­forza la sua memo­ria in un luo­go in cui l’af­fet­to nei suoi con­fron­ti è anco­ra forte.

 

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