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Desenzano del Garda al Festival della lentezza di Colorno con sette comuni bresciani

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Il Comune di Desen­zano del Gar­da, che da quest’an­no fa parte dei Comu­ni Vir­tu­osi d’I­talia per le sue buone pratiche e l’im­peg­no a favore del­l’am­bi­ente, di una migliore qual­ità del­la vita e di uno svilup­po eco­nom­i­co sosteni­bile, parteciperà per la pri­ma vol­ta al Fes­ti­val del­la lentez­za, dal 12 al 14 giug­no a Col­orno (Par­ma).

Questo Fes­ti­val del­l’Asso­ci­azione nazionale Comu­ni Vir­tu­osi vedrà coin­volti ben otto Comu­ni bres­ciani (rap­p­re­sen­tan­do il 10% dei parte­ci­pan­ti): oltre a Desen­zano, ci saran­no Acquafred­da, Berlin­go, Maleg­no, Padenghe sul Gar­da, Pader­no Fran­ci­a­cor­ta, Rudi­ano e Tig­nale.

Ciò che ci inseg­nano fin da pic­coli è che bisogna fare presto e noi lom­bar­di l’ab­bi­amo impara­to alla per­fezione. La tec­nolo­gia, che ha sem­pre promes­so di lib­er­are l’uo­mo dalle costrizioni delle attiv­ità banali e ripet­i­tive, usa­ta male non ci ha aiu­ta­to, ma ci ha resi schi­avi di nuovi riti. Il Fes­ti­val del­la lentez­za si pone quin­di di richia­mare l’at­ten­zione sul­l’im­por­tan­za delle relazioni, del godi­men­to delle cose ter­rene, delle con­tem­plazione del mon­do intorno a noi, del­la bellez­za che anco­ra esiste.

Parafrasan­do la famosa frase del principe Miskin nel­l’Id­io­ta di Dos­to­evskij, uno dei tan­ti incon­tri pro­posti all’in­ter­no del Fes­ti­val di Col­orno cercherà infat­ti di far emerg­ere e con­di­vider­le le buone pratiche di tante realtà, gran­di e pic­cole, per sal­var­le, molti­pli­car­le, val­oriz­zarle. E Desen­zano del Gar­da sarà tra questi esem­pi.

Il mon­do si sal­va se riesce a sal­vare il bel­lo, e anche il volto bel­lo dell’“altro”. Per chi si impeg­na a gov­ernare una cit­tà la sfi­da è sal­vare la bellez­za che esiste, in natu­ra, nelle trac­ce del­la sto­ria, nelle per­sone, nelle imp­rese, nelle attiv­ità umane. Non in tutte e non in tut­to quel­lo che esiste: la dif­fi­coltà sta pro­prio in questo, nel cogliere i seg­ni per definire uno “sce­nario”, qual­cosa che anco­ra non si vede ma si intu­isce come pos­i­ti­vo.

«Definire “un futuro pos­si­bile” richiede una cer­ta dose di fidu­cia ed è un com­pi­to dif­fu­so, che coin­volge la soci­età e la classe polit­i­ca, in prim­is. Per fare questo occorre una visione eti­ca e cul­tur­ale del­l’am­bi­ente, dove qual­ità del­la vita e svilup­po eco­nom­i­co devono trovare il loro equi­lib­rio, per il bene comune del ter­ri­to­rio e del­la sua gente», affer­ma il sin­da­co . «La parte­ci­pazione del Comune di Desen­zano al Fes­ti­val del­la lentez­za – con­tin­ua – è il pri­mo frut­to di un impor­tante tra­guar­do per la nos­tra cit­tà, al cui rag­giung­i­men­to l’am­min­is­trazione ha lavo­ra­to sin dal­la sua pri­ma delib­era di giun­ta, e gra­zie alla col­lab­o­razione del­la popo­lazione e delle asso­ci­azioni del nos­tro ter­ri­to­rio. Imple­mentare sem­pre più le azioni vir­tu­ose per miglio­rare la qual­ità del­l’am­bi­ente e del­la vita dei nos­tri concit­ta­di­ni è una mis­sione che deside­ri­amo con­di­videre e raf­forzare ulte­ri­or­mente, per­ché Desen­zano meri­ta il meglio».

 

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