Home Attualità Dissensi nell’assemblea della Comunità del Garda

Dissensi nell’assemblea della Comunità del Garda

La questione Easy Lake è stato l’argomento più dibattuto nell’assemblea generale della Comunità del Garda, svoltasi nel salone consiliare del municipio di Salò. Il presidente Pino Mongiello ha ricordato la convenzione siglata con la società di Desenzano, amministrata da Stefano dell’Aglio, per commercializzare le camere d’albergo sull’intero bacino (1.200 esercizi in totale), utilizzando il portale già esistente www.lagodigarda.it, visitato ogni anno da centinaia di migliaia di persone. Questi i termini dell’accordo: durata di quattro anni (da ridiscutere alla fine del primo) e nessun obbligo da parte degli operatori. Liberi, infatti, i titolari di hotel, campeggi, pensioni, meublè, villaggi-vacanze ecc. di mettere a disposizione un certo numero di posti letto e di inserirsi nell’orbita Easy Lake (pagando una provvigione del 12%, di cui l’1% girato poi alla Comunità), che aveva già iniziato a inserire in rete migliaia di pagine, con le schede delle strutture turistiche, le loro caratteristiche, le tariffe, i collegamenti viari ed aerei, le manifestazioni e quant’altro. Con la possibilità, da parte dei privati intenzionati a trascorrere le vacanze sul lago, di chiedere i prezzi ed effettuare le prenotazioni. Non solo delle camere, ma anche della rappresentazione al Vittoriale di Gardone Riviera o all’Arena di Verona. Ma i Consorzi (dei Limoni, della Valtenesi, le terme di Sirmione, la riviera veronese, quella trentina) hanno contestato la scelta, sostenendo che diverse associazioni di categoria avevano attivato centri di prenotazione per via informatica, quindi sarebbe stato più logico che la Comunità coordinasse le realtà esistenti, senza concedere a terzi l’uso del marchio e del sito. Alcuni hanno messo in discussione la legittimità della scelta, altri l’assenza di una gara d’appalto. Mongiello ha allora interpellato l’avvocato Domenico Bezzi, che ha precisato: «La convenzione deliberata rientra tra i contratti dai quali l’Ente ricava un reddito. Tale considerazione, unita a quella della natura giuridica di diritto privato della Comunità, conduce ad affermare che non c’era necessità di selezionare la controparte tramite procedure di gara ad evidenza pubblica». E ancora: «La sede naturale per dirimere la controversia è il collegio arbitrale». «Dato per possibile il recesso dalla convenzione con la Easy Lake, dettato dalla necessità di accondiscendere alla pressante richiesta degli oppositori – ha spiegato il presidente -, bisognerà entrare nel merito dei costi. Chi pagherà eventualmente gli oneri? Non possiamo essere noi a rimetterci, visto che l’accordo (legittimo) prevedeva un utile per la Comunità, senza dover versare nulla. È un’operazione complessa». L’assessore al turismo della Provincia di Verona, Davide Bendinelli, non ha mollato la presa. «Abbiamo già discusso animatamente della vicenda – ha detto-. C’è stato un insorgere da parte dei rappresentanti dei Consorzi, e nemmeno noi siamo d’accordo con la linea del direttivo. Occorre trovare una soluzione per rescindere il contratto. La Comunità del Garda sta attraversando un periodo di crisi. C’è la necessità di ridisegnarne il ruolo». Valerio Prignachi, inviato dalla Provincia, ha aggiunto che «in futuro, se ottenessimo la delega alla navigazione in acque interne, potremmo pensare di affidare il compito della gestione a una struttura operativa come questa». Alla fine, sollecitati anche dal sindaco di Gardone Riviera, Alessandro Bazzani («prima si chiude questa situazione e meglio è per tutti»), si è deciso di dipanare la matassa Easy Like entro 15 giorni, con un incontro risolutivo fra i diversi protagonisti. L’assemblea generale ha inoltre assestato il bilancio 2002 e approvato il preventivo 2003. Alla fine è passato all’unanimità un documento sulla costituzione dell’Ato, l’ambito territoriale ottimale.

Nessun commento

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Exit mobile version