lunedì, Dicembre 9, 2024
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Ultimi controlli alle attrezzature e poi domenica saranno tutti in riva ai laghi e fiumi, con le canne (da pesca) in mano, i 36.749 mila pescatori dilettanti bresciani.

Domenica prossima apertura della stagione di pesca 2001

Ultimi controlli alle attrezzature e poi domenica saranno tutti in riva ai laghi e fiumi, con le canne (da pesca) in mano, i 36.749 mila pescatori dilettanti bresciani. E questo in virtù della apertura della stagione di pesca 2001 annunciata dall’Assessore Provinciale alla Pesca, Alessandro Sala, nel corso di un affollata conferenza stampa svoltasi ieri venerdì, a Manerba del Garda, per domenica 25 febbraio. La stagione di pesca coincide anche con l’apertura della pesca nelle acque pregiate e con la conclusione del periodo di divieto di cattura della trota. Da quest’anno tutti i pescatori si dovranno attenere al regolamento approvato dalle tre amministrazioni provinciali che si affacciano sul lago di Garda: Brescia, Verona e Trento. Un regolamento con leggerissime variabili, a seconda della provincia, che porta finalmente, come a sottolineato Sala, ad “una gestione unitaria del bacino. Il regolamento riconosce l’importanza dell’attività di pesca svolta nel tempo libero, in un contesto di mera fruizione dell’ambiente, confermando e saldando i propri legami con la vocazione turistica di tutti i comuni rivieraschi”. Nella provincia di Brescia sono 3.863 i Km complessivi costieri 86 dei quali lacustri, 1.053 per fiumi e torrenti, 2.637 fra canali e rogge. Prosegue anche, con grande impegno, il piano di ripopolamento 2001 del lago di Garda attraverso semine di particolare pregio. In questi giorni si sta provvedendo ad immettere nelle acque del Garda circa 50 milioni di avannotti di coregone prodotti nell’incubatoio provinciale di Peschiera del Garda; 25.000 le uova di carpione in fase di schiusa. Il piano semine 2001 prevede l’immissione di 10 quintali di anguille, 300.000 lucci, 5.000 carpe e 30.000 trote lacustri. Infine particolare interesse per la realizzazione di una serie di incubatoi “di valle” che operando il loco assicureranno la riproduzione in piccole quantità ed in ambienti naturale a partire dalla qualità delle acque e dalla sua temperatura con obbiettivo finale di una ridotta mortalità. A Desenzano infine dovrebbero iniziare a breve i lavori per la realizzazione della nuovissima stazione ittica, ritenuta, dagli esperti, vero gioiello tecnologico.

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