La «giornata dell’alpino» è ormai un appuntamento classico della primavera gardesana. Il corteo sul lungolago e la messa al campo sul colle della Madonna del Pign, sotto la grande statua bianca della Vergine, a metà strada per la Rocca, attraggono ogni anno non solo le penne nere gardesane, ma anche simpatizzanti e turisti, incuriositi da questa inusuale cerimonia. La manifestazione si ripete dopodomani,domenica. Il ritrovo dei partecipanti è alle 9 sul lungolago nei pressi della chiesetta di San Carlo, di fronte a Villa degli Albertini. Alle 9.30 prende avvio la sfilata. Alla 10 c’è l’alzabandiera alla Madonna del Pign e subito dopo la messa, celebrata da don Bruno Fasani. Alle 11.30 i discorsi di rito di fronte al municipio e poi il pranzo. Intanto, gli alpini di Garda, in gita a Conegliano Veneto, hanno effettuato il gemellaggio con il locale gruppo intitolato alla medaglia d’oro al valor militare Pietro Maset, dando ufficialità ad un rapporto di collaborazione nato in occasione della settantacinquesima adunata nazionale, a Catania, nel maggio del 2002. I gardesani sono stati accolti dalla fanfara alpina di Conegliano, diretta dal maestro Vittorio Pavan. La giornata è proseguita al sacrario militare del Montello. Alessandro Bertamè, capogruppo di Garda, e Mario Luca, capogruppo locale, hanno sancito il gemellaggio fra i due istituti. Gli alpini lacustri hanno ricambiato l’ospitalità con confezioni di olio e vino e un quadro, riproducente la Rocca e il golfo di Garda, opera del pittore Mario Malfer.