venerdì, Aprile 19, 2024
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I cittadini avevano espresso preoccupazione per il proliferare di antenne sul territorio.
Tutti i valori sono inferiori ai limiti secondo le analisi dell’Arpa

Elettrosmog sotto controllo

Possono stare tranquilli gli abitanti di alcune zone di Desenzano che tempo fa avevano segnalato al Comune tutta la loro preoccupazione per la presenza di impianti di telefonia mobile.La conclusione delle analisi eseguite dai tecnici dell’Arpa bresciana ha infatti dato esito negativo, avendo rilevato che i «valori efficaci del campo elettrico, nelle diverse posizioni d’indagine, sono sempre risultati inferiori ai limiti di esposizione, ai valori di attenzione e agli obiettivi di qualità stabiliti dalla normativa vigente». Non solo: anche per quanto riguarda gli elettrodotti che generano campi elettrici e magnetici di potenza fino a 50 hz, cioè le linee aeree di trasporto e distribuzione dell’energia elettrica, i valori riscontrati sono stati inferiori a quelli prescritti dalle norme di legge e anche l’intensità del campo elettrico è risultata bassa.Bene, infine, anche per i campi elettromagnetici ad alta frequenza (impianti di radiofrequenze, stazioni radio, ecc.), rispetto ai quali non sono emersi, sull’intero territorio comunale, situazioni di criticità: il rapporto dell’Agenzia regionale per l’ambiente esclude, pertanto, presenza di elettrosmog a Desenzano.In particolare, le zone interessate dal monitoraggio sugli impianti di telefonia mobile hanno riguardato le zone di via Rimembranze, località Casone di Rivoltella e via Varone. I tecnici della Fondazione Bordoni, che ha ricevuto l’incarico dall’Arpa, hanno collocato le centraline capaci di «permettere un monitoraggio remoto e continuo dei campi, eseguendo misure ogni secondo ed effettuando poi la media mobile su 6 minuti»: il sistema è stato posizionato a 2 metri dal suolo. Ebbene, nei tre casi esaminati il valore emerso è stato tra lo 0,73 e lo 0,78 V/m, dunque molto al di sotto del limite di 6 V/m (volt al metro).Senza addentrarsi nel «labirinto» dei numeri e dei parametri di legge fissati, l’agenzia regionale pare poter rassicurare gli abitanti di quelle zone dove proliferano da alcuni anni tralicci, impianti e stazioni radio. Che Desenzano debba, comunque, essere monitorata di continuo per tenere sotto controllo l’inquinamento elettromagnetico è dato dal fatto che sul suo territorio c’è un impressionante numero di impianti.Quelli a bassa frequenza sono le linee ferroviarie che interessano le Grezze e Menasasso, quindi San Zeno, Bonata e cascina Chiodino con le seguenti strade: vicinale della Bergamasca, via Venga, Padana superiore, A4 e provinciale 13.Ci sono poi ben quattro linee Enel che interessano Montecroce e le altre aree residenziali ad est del centro abitato; quindi la zona industriale di viale Mantova, Vaccarolo, viale Marconi e via Porta. Ancor più numerosi gli impianti di radiofrequenza e per la telefonia mobile presenti oramai dappertutto: da piazza Malvezzi e piazza Matteotti nel centro storico a Cà Bianca e Bonata di S. Martino, da S. Zeno di Rivoltella a via Agello, da S. Cipriano a viale Andreis e Montecroce.A chiudere il conto del «bosco» di antenne ci sono quelle delle stazioni radio delle forze dell’ordine e di diverse emittenti radiofoniche private quali Radio Studio Più, Radio DJ-Capital e Radio Bergamo, situate in zone non densamente abitate.

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