giovedì, Novembre 7, 2024
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Dal 5 ottobre un ciclo di 4 incontri che si svolgeranno in diversi luoghi della Valtènesi per attirare l’attenzione della pubblica opinione sui temi della legalità, della giustizia, della responsabilità individuale.

“Fai la cosa giusta”: ciclo di incontri in Valtènesi

L’associazione senza fini di lucro VivaValtenesi ha organizzato per questo autunno un ciclo di incontri dal titolo “Fai la cosa giusta”, nell’intento di stimolare un dibattito intorno alle parole su cui è costruito il patto sociale fondativo della nostra comunità nazionale: da legalità a costituzione, da libertà a responsabilità. I 4 incontri si terranno in altrettanti comuni della costa gardesana tra Desenzano e Salò. Il ciclo verrà inaugurato dall’incontro “Sulle regole”, ospite l’ex magistrato milanese Gherardo Colombo, ospitato dal Comune di Moniga del Garda presso l’Hotel Ramada (via Canestrelli): alle 20:30 di mercoledì 5 ottobre. Si proseguirà con l’avvocato e giurista bresciano Giuseppe Frigo, componente della Corte Costituzionale, che interverrà alle 21:00 di venerdì 7 ottobre nella sala del Museo della Rocca di Manerba del Garda (via Rocca 20) sul tema “Liberazione e costituzione: elementi fondativi della Repubblica”. Il 13 ottobre alle 21:00, in uno dei luoghi della spiritualità in Valtènesi, l’Auditorium del Convento del Carmine di San Felice del Benaco (via del Carmine 33), don Andrea Gallo interverrà sul tema “Di sana e robusta costituzione”, titolo del suo ultimo libro. L’ultimo incontro di questo ciclo è programmato per novembre con il giornalista economico del Corriere della Sera, bresciano di nascita, Massimo Mucchetti. Per ulteriori informazioni: Roberto Basso: 335 5775311 _ roberto@robertobasso.it VivaValtenesi è un’associazione senza fini di lucro che intende promuovere una tutela attiva delle risorse e delle comunità del Lago di Garda a partire dai sette comuni adagiati sulla costa bresciana tra Desenzano e Salò. Ha sede a San Felice del Benaco e ha organizzato nel 2010 numerosi incontri e attività volti alla sensibilizzazione delle comunità locali sul valore delle risorse del territorio e l’esigenza di tutelarle in modo attivo. Associazione VivaValtenesi • Via della Moia, 15 – 25010 San Felice del Benaco BS • vivavaltenesi@gmail.com – www.vivavaltenesi.org  COMUNICATO STAMPA Schede Ospiti (liberamente tratte da Wikipedia, libera enciclopedia on-line) Gherardo Colombo Dopo aver conseguito la maturità classica, si iscrive all’Università Cattolica di Milano, presso la quale si laurea in giurisprudenza nel 1969. Nel 1974 – dopo aver lavorato per la RAS come supervisore – entra in magistratura e, dal 1975 al 1978, opera in qualità di giudice nelle udienze della VII sezione penale della Corte di Milano. Dal 1978 al 1989 è giudice istruttore e, dal 1987 al 1989, fa parte della commissione che esamina i materiali riguardanti importanti processi contro il crimine organizzato; l’analisi di tali procedimenti si situa all’interno della riforma del Codice di Procedura Penale da parte del Ministero di Grazia e Giustizia. Dal 1987 al 1990 partecipa in qualità di osservatore – per conto della Società Internazionale di Difesa Sociale – alla commissione di esperti per la cooperazione internazionale nella ricerca e nella confisca dei profitti illeciti. Gherardo Colombo Dal 1989 al 1992 è consulente per la Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo in Italia, e nel 1993 è consulente per la Commissione parlamentare d’inchiesta sulla mafia. Dal 1989 è pubblico ministero presso la Procura della Repubblica di Milano. Fondamentale il suo contributo alle indagini e ai processi nell’ambito dell’operazione Mani pulite. Nel marzo del 2005 è stato nominato Consigliere presso la Corte di Cassazione A metà febbraio del 2007, in casuale coincidenza dello scadere del 15o anno dall’inizio dell’inchiesta Mani pulite, comunica le sue dimissioni da magistrato con lettera al Consiglio Superiore della Magistratura ed al Ministero della Giustizia. Da allora si impegna nell’educazione alla legalità nelle scuole, attraverso incontri con studenti di tutta Italia, e proprio per tale attività ha ricevuto il Premio Nazionale Cultura della Pace 2008. Nel settembre 2009 viene nominato presidente della casa editrice Garzanti Libri[4]. **** Giuseppe Frigo Giuseppe Frigo (Brescia, 30 marzo 1935) è un avvocato e giurista italiano, docente di diritto processuale penale comparato ed europeo alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Brescia e giudice della Corte costituzionale. Giuseppe Frigo si è laureato con lode in giurisprudenza nel 1957 all’Università di Pavia, quale alunno dell’Almo Collegio Borromeo. Associazione VivaValtenesi • Via della Moia, 15 – 25010 San Felice del Benaco BS • vivavaltenesi@gmail.com – www.vivavaltenesi.org  COMUNICATO STAMPA Per due mandati consecutivi, dal 1998 al 2002, è stato presidente dell’Unione delle Camere Penali, organizzazione che rappresenta 9 000 legali. Sposato, con due figlie, è ritenuto sostenitore della cosiddetta “separazione delle carriere” dei magistrati. Ha collaborato attivamente alla riforma del Codice di Procedura Penale del 1988. Nella sua carriera di avvocato penalista ha rappresentato tra gli altri Silvio Berlusconi, suo fratello Paolo e Cesare Previti in più processi, la famiglia Soffiantini (nel corso del sequestro dell’imprenditore Giuseppe), Adriano Sofri (chiedendo la revisione del processo sull’omicidio Calabresi), Gigi D’Alessio (su questioni di presunto concorso esterno in associazione mafiosa) ed Emilio Gnutti (coinvolto nelle vicende di “Bancopoli” e, precisamente, sulla “scalata all’Antonveneta”). Il 21 ottobre 2008 è stato eletto dal Parlamento in seduta comune, con 690 voti a favore (a fronte di una maggioranza richiesta di 572), giudice della Corte Costituzionale, su proposta del Popolo della Libertà. Ha prestato giuramento dinanzi al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 23 ottobre 2008. Sostituisce il dimissionario Romano Vaccarella. **** don Andrea Gallo Andrea venne attratto fin da piccolo dalla spiritualità dei salesiani di San Giovanni Bosco, ed entrò nel 1948 al loro noviziato a Varazze, proseguendo poi a Roma il liceo e gli studi filosofici. Nel 1953 chiese di partire per le missioni, e venne mandato in Brasile, a San Paolo, dove compì gli studi teologici. La dittatura che vigeva in Brasile lo costrinse però, in un clima per lui insopportabile, a ritornare in Italia l’anno dopo. Continuò quindi gli studi ad Ivrea e venne ordinato presbitero il 1o luglio 1959. Un anno dopo venne inviato come cappellano alla nave scuola della Garaventa, noto riformatorio per minori. Lì cercò di introdurre una impostazione educativa diversa, cercando di sostituire i metodi unicamente repressivi con una pedagogia della fiducia e della libertà; da parte dei ragazzi c’era interesse per quel prete che permetteva loro di uscire, di andare al cinema e di vivere momenti comuni di piccola autogestione, lontani dall’unico concetto fino allora costruito, cioè quello dell’espiazione della pena. Dopo tre anni venne spostato ad altro incarico, e nel 1964 decise di lasciare la congregazione salesiana e chiese di incardinarsi nella diocesi genovese. La spiegazione addotta da don Andrea: “La congregazione salesiana si era istituzionalizzata e mi impediva di vivere pienamente la vocazione sacerdotale”. Ottenuta l’incardinazione a Genova, il cardinale Siri, arcivescovo di Genova in quel momento, lo inviò a Capraia, allora sotto l’arcidiocesi del capoluogo ligure, per svolgere l’incarico di cappellano del carcere. Due mesi dopo venne destinato in qualità di vice parroco alla parrocchia del Carmine dove rimase fino al 1970, anno in cui il cardinale Siri lo trasferì nuovamente a Capraia. Associazione VivaValtenesi • Via della Moia, 15 – 25010 San Felice del Benaco BS • vivavaltenesi@gmail.com – www.vivavaltenesi.org  COMUNICATO STAMPA Nella parrocchia del Carmine don Andrea fece scelte di campo con gli emarginati. La parrocchia diventò un punto di aggregazione di giovani e adulti, di ogni parte della città, in cerca di amicizia e solidarietà con i più poveri e con gli emarginati, che al Carmine trovavano un punto di ascolto. L’episodio che provocò il trasferimento, secondo la Comunità di don Andrea, fu un incidente verificatosi nell’estate del 1970 per quanto disse durante una sua omelia domenicale. Nel quartiere era stata scoperta una fumeria di hashish e l’episodio aveva suscitato indignazione nell’alta borghesia del quartiere: don Andrea, prendendo spunto dal fatto, ricordò nell’omelia che rimanevano diffuse altre droghe, per esempio quelle del linguaggio, grazie alle quali un ragazzo può diventare “inadatto agli studi” se figlio di povera gente, oppure un bombardamento di popolazioni inermi può diventare “azione a difesa della libertà”. Don Andrea fu accusato di essere comunista, le accuse si moltiplicarono in breve tempo e questo sarebbe stato il motivo per cui la curia decise il suo allontanamento. Il provvedimento dell’arcivescovo provocò nella parrocchia e nella città un movimento di protesta, ma la curia non tornò indietro e ingiunse a don Andrea di obbedire. Tuttavia don Andrea rinunciò all’incarico offertogli all’isola di Capraia, ritenendo che lo avrebbe totalmente e definitivamente isolato. La Canonica della Parrocchia della SS. Trinità e di San Benedetto, sede della comunità di San Benedetto al Porto Qualche tempo dopo venne accolto dal parroco di San Benedetto al Porto, don Federico Rebora, ed insieme ad un piccolo gruppo diede vita alla sua comunità di base, la Comunità di San Benedetto al Porto. Da allora si è impegnato sempre di più per la pace e nel recupero degli emarginati, chiedendo anche la legalizzazione delle droghe leggere: nel 2006 si è fatto multare, compiendo una disobbedienza civile, fumando uno spinello nel palazzo comunale di Genova per protestare contro la legge sulle droghe. Sin dal 2006 appoggia attivamente il movimento No Dal Molin di Vicenza che si oppone alla costruzione di una nuova base militare Usa a Vicenza. Partecipa a varie manifestazioni che vedono la presenza di decine di migliaia di persone. In particolare da ricordare la manifestazione No Dal Molin a Vicenza del 17 febbraio 2007 che vide la presenza di oltre 130.000 persone. Più volte don Andrea si reca a Vicenza, in occasione dell’annuale Festival No Dal Molin. Il 10 maggio 2009 acquista assieme ad oltre 540 persone fisiche il terreno dove ormai da anni sorge il Presidio Permanente No Dal Molin per mettere radici sempre più profode a difesa ad oltranza del territorio e dei beni comuni. Nel marzo del 2007 è uscito il libro “Io Cammino con gli Ultimi”, scritto insieme allo scrittore genovese Federico Traversa.     Don Gallo ha anche tenuto l’orazione funebre al funerale di Fernanda Pivano a Genova il 21 agosto 2009. Venerdì 4 dicembre 2009 gli è assegnato il Premio Fabrizio De André consistente nel Quartaro d’oro, antica moneta della Repubblica genovese. Il premio è stato consegnato presso il salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi di Genova. Il 17 novembre 2010 è uscito in tutte le librerie il libro “Sono venuto per servire”, scritto a quattro mani da don Andrea e da Loris Mazzetti, già collaboratore stretto di Enzo Biagi. Sulla quarta di copertina è citata una frase di Mazzetti che si riferisce al centrosinistra: “Peccato che Don sia un prete. Se fosse un politico avremmo trovato il nostro leader”. ** Massimo Mucchetti Massimo Mucchetti (Brescia, 1953) è un giornalista italiano. Laurea in filosofia all’Università Statale di Milano, giornalista professionista dal 1981, ha iniziato l’attività giornalistica professionale sul quotidiano Bresciaoggi, una cooperativa della quale è stato uno degli amministratori. Poi a “Mondo economico”, settimanale de il Sole 24 Ore. Dal 1986 al 2004 ha lavorato all’Espresso dov’è stato vicedirettore. Attualmente è vicedirettore ad personam del Corriere della Sera. Ha tenuto corsi di teoria e tecnica del linguaggio giornalistico allo Iulm di Milano. Nel novembre 2004 Mucchetti (insieme a Colao e altri dirigenti del Corriere della Sera) è stato vittima di un tentativo di intrusione informatica da parte di uno o più cracker che, secondo l’accusa, sarebbero legati al Tiger Team di Telecom Italia.. Associazione VivaValtenesi • Via della Moia, 15 – 25010 San Felice del Benaco BS • vivavaltenesi@gmail.com – www.vivavaltenesi.org 

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