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Firmato a Roma il protocollo d’intesa nazionale per la realizzazione Ciclovia del Garda

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“Con la fir­ma di oggi del Pro­to­col­lo d’in­te­sa nazionale per la real­iz­zazione del­la Ciclovia del Gar­da diamo uffi­cial­mente il via al com­ple­ta­men­to di un’­opera stra­or­di­nar­ia che farà di questo lago un par­adiso del ciclo­tur­is­mo”. Ad annun­cia­r­lo è l’asses­sore regionale lom­bar­do allo Svilup­po eco­nom­i­co al ter­mine del­la cer­i­mo­nia di fir­ma svoltasi a Roma pres­so il Min­is­tero delle Infra­strut­ture e dei Trasporti, alla pre­sen­za del min­istro alle Infra­strut­ture Graziano Del­rio, di un rap­p­re­sen­tante del min­istro dei beni e delle attiv­ità cul­tur­ali e del tur­is­mo e degli asses­sori di , e Provin­cia Autono­ma di Tren­to.

I CONTENUTI DEL PROTOCOLLO Il doc­u­men­to sud­di­vide le com­pe­ten­ze a cari­co delle diverse Par­ti e dà for­mal­mente il via al prog­et­to di fat­tibil­ità tec­ni­ca ed eco­nom­i­ca. “L’opera – con­tin­ua Paroli­ni – sarà in gra­do, come spec­i­fi­ca­to nel pro­to­col­lo, di con­seguire impor­tan­ti obi­et­tivi nel set­tore tur­is­ti­co, generan­do un nuo­vo indot­to eco­nom­i­co per gli oper­a­tori; del ciclo­tur­is­mo, con una sede stradale ris­er­va­ta ai ciclisti; del­la mobil­ità sosteni­bile, met­ten­do in rete gli abi­tati dei 19 comu­ni riv­ieraschi; del­la mul­ti­modal­ità, per­me­t­ten­do l’in­ter­modal­ità auto-treno-bici-auto­bus-bat­tel­lo a tut­ti i cit­ta­di­ni”. Per­me­t­terà inoltre il miglio­ra­men­to del­l’ac­ces­si­bil­ità e del­la fruibil­ità del ter­ri­to­rio, la val­oriz­zazione del pat­ri­mo­nio stori­co, artis­ti­co, pae­sag­gis­ti­co, nat­u­ral­is­ti­co ed enogas­tro­nom­i­co.

GLI IMPEGNI DELLE PARTI Il pro­to­col­lo sta­bilisce gli impeg­ni dei sogget­ti fir­matari. Al Min­is­tero delle infra­strut­ture e dei trasporti spet­ta il com­pi­to di provvedere alla ripar­tizione delle risorse eco­nomiche per l’avvio delle attiv­ità di prog­et­tazione, oltre che di anal­iz­zare il prog­et­to di fat­tibil­ità tec­ni­ca ed eco­nom­i­ca e di indi­vid­uare i lot­ti fun­zion­ali del­la ciclovia, provve­den­do all’erogazione delle risorse sul­la base degli sta­ti di avan­za­men­to.

A Regione Lom­bar­dia, Regione del Vene­to e Provin­cia Autono­ma di Tren­to – indi­vid­u­a­ta come sogget­to capofi­la – spet­ta invece il com­pi­to di “indi­vid­uare tutte le attiv­ità volte al finanzi­a­men­to, alla prog­et­tazione e alla real­iz­zazione delle opere in prog­et­to, anche per dis­tin­ti lot­ti fun­zion­ali; pro­cedere al mon­i­tor­ag­gio delle attiv­ità sec­on­do le sca­den­ze pre­def­i­nite e trasmet­tere al Min­is­tero delle infra­strut­ture e dei trasporti il prog­et­to di fat­tibil­ità tec­ni­ca ed eco­nom­i­ca”.

Infine il MIBACT si occu­perà di inserire, una vol­ta real­iz­za­ta l’in­fra­strut­tura, la pro­mozione del­la “ciclovia del Gar­da” negli atti di ind­i­riz­zo del­l’EN­IT, al fine di pro­muo­vere la comu­ni­cazione del­la vacan­za atti­va e del­la mobil­ità sosteni­bile sul lago.

OBIETTIVO PIÙ VICINO “Solo due anni fa, quan­do lan­ci­ai, con il min­istro Frances­chi­ni, la pro­pos­ta all’edi­zione del­la Bit di del 2015, questo prog­et­to sem­bra­va fan­ta­scien­za – ha com­men­ta­to l’asses­sore. Oggi siamo qui intorno a un tavo­lo a fir­mare un pro­to­col­lo con­di­vi­so e ad assumer­ci impeg­ni pre­cisi. Si trat­ta di un avan­za­men­to con­cre­to impor­tan­tis­si­mo, che per­me­tte di portare a con­clu­sione un’­opera che, dopo mesi di lavoro e inter­locuzioni ser­rate a più liv­el­li, è già entra­ta nel­la manovra finanziaria ed è sta­ta recepi­ta tra le pri­or­ità del Gov­er­no nel piano di svilup­po del sis­tema nazionale di ciclovie tur­is­tiche, per il quale sono sta­ti stanziati 74 mil­ioni di euro nei prossi­mi due anni (DECRETO-LEGGE n.50/ 2017, art. 52). “Su alcu­ni trat­ti – ha pre­cisato l’asses­sore — i lavori sono già in cor­so e si può con­tare sul­la disponi­bil­ità di 17 mil­ioni di euro per il trat­to lom­bar­do e 26 per quel­lo vene­to: risorse che proven­gono dal Fon­do dei Comu­ni Con­fi­nan­ti”.

UN’OPERA UNICA A LIVELLO EUROPEO “L’anel­lo del Gar­da, opera di oltre 140 km, inte­gra­ta e con­nes­sa con altre impor­tan­ti per­cor­si cicla­bili – ha rimar­ca­to infine Paroli­ni – è un prog­et­to dal­la por­ta­ta stor­i­ca. C’è una strate­gia comune inter­re­gionale, che per­me­t­terà a ques­ta area tur­is­ti­ca di diventare una delle cap­i­tali europee del ciclo­tur­is­mo e del tur­is­mo lento e sosteni­bile, con impor­tan­ti ricadute per il tes­su­to eco­nom­i­co locale. Il ciclo­tur­is­mo è infat­ti un set­tore in costante cresci­ta a liv­el­lo europeo in gra­do di offrire notevoli oppor­tu­nità di svilup­po e di gener­are un’im­por­tate indot­to”.

LO SVILUPPO DELLE INFRASTRUTTURE TURISTICHE DEL GARDA Ma non c’è solo la Ciclovia del Gar­da a raf­forzare la dotazione infra­strut­turale del lago. Gli ulti­mi mesi han­no por­ta­to impor­tan­ti svilup­pi anche su altri fron­ti: “Innanz­i­tut­to – spie­ga l’Asses­sore Paroli­ni, da anni impeg­na­to per la real­iz­zazione di un sis­tema infra­strut­turale inte­gra­to che fac­cia del Gar­da un’area forte­mente col­le­ga­ta e acces­si­bile – il rad­doppio delle gal­lerie di Gargnano sul­la , di cui è già pron­to il prog­et­to pre­lim­inare di ANAS, che risolve dopo molti anni una situ­azione che ha penal­iz­za­to forte­mente il tur­is­mo del­la zona. La sec­on­da è la real­iz­zazione del­la fer­ma­ta a San Mar­ti­no, per fare del Gar­da un hub tur­is­ti­co inter­nazionale col­le­ga­to in poche ore con Milano, Firen­ze e Venezia. Siamo in atte­sa del­lo stu­dio di fat­tibil­ità da parte del CIPE entro sei mesi”.

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