Presentata ai mezzi d’informazione la nuova funivia che a partire da sabato aprirà ufficialmente i battenti. Nel corso di una conferenza stampa, svolta nella suggestiva sala del Castello scaligero a picco sul Garda, il presidente del consorzio funicolare Giuseppe Venturini ha tirato le fila di «un’avventura» iniziata il 3 settembre dello scorso anno e chiusa felicemente dopo poco più di trecento giorni d’intenso e duro lavoro. L’occasione, la conferenza, per ringraziare i soci dell’impianto, le banche (Cariverona capo fila dell’operazione, Banca Popolare di Novara e Verona, San Paolo di Roma), la ditta costruttrice (Holz) e le decine e decine di operai che in meno di un anno hanno dato alla luce un impianto di risalita che solitamente richiede almeno 24 mesi per essere costruito. Difficile ovviamente citare tutti coloro che hanno contributito alla riuscita di una impresa in grado di testimoniare come l’ente pubblico, quando vuole, poco o nulla ha da invidiare al privato. Non per questo Venturini ha dimenticato di ricordare due persone che nel loro specifico settore sono state dei pilastri insostituibili: il geometra Bolognini e Gianfranco Bortolussi responsabile del procedimento dei lavori. Assenti i presidenti della Camera di commercio Fabio Bortolazzi e della Provincia Aleardo Merlin, è toccato agli assessori Davide Bendinelli e Davide Fasoli e al sindaco di Malcesine Giuseppe Lombardi sottolineare l’importanza e l’indotto che porterà sul territorio la nuova struttura. Sulla stessa lunghezza d’onda Giovanni Franzini della Camera di commercio giunto solo a conferenza stampa inoltrata causa i problemi di traffico collegati alla viabilità sulla Gardesana. Prima di salire sull’impianto di risalita, della vecchia struttura è rimasto soltanto il tracciato (due tronchi per una lunghezza di 4.325 metri e un dislivello di 1650 metri), il progettista Mario Pedrotti ha ricordato come i volumi fuori terra siano praticamente triplicati (30mila metri cubi). Totalmente nuove sono infatti le stazioni dagli elementi architettonici di grande leggerezza dove acciaio, alluminio, vetro, legno e pietra naturale si fondono in un unicum che esalta la luminosità e trasparenza degli ambienti interni. Funivia di Malcesine unica al mondo perché a dispetto di quella di Lugano e Città del Capo in Sud Africa utilizza nel secondo tratto due cabine che ruotano impercettibilmente su se stesse offrendo ai passeggeri una visione a 360°. La portata della funivia è di seicento persone all’ora, il triplo rispetto al passato, e può trasportare in quota anche mountain bike e parapendii oltre a carichi pesanti e ingombranti. L’opera è costata 39 miliardi di vecchie lire, così suddivisi: 9 del Consorzio, 11 della Cariverona, 11 della Banca popolare di Novara e Verona e 8 della Banca di San Paolo di Roma.
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