Domenica scorsa anche Garda ha festeggiato don Tullio Ferrarese nel cinquantesimo della sua ordinazione sacerdotale. Don Tullio ha ricordato che solo qualche giorno dopo la sua prima messa fu inviato come curato a Garda da monsignor Albrigi, come primo incarico pastorale, nel mese di luglio 1951. Durante l’omelia, don Tullio ha spiegato che a Garda ha «sentito la gioia di essere sacerdote», ha «compreso il valore del sacerdote tra i giovani», ha «trovato le porte delle case sempre aperte». La parrocchia in quel tempo era retta da don Guido Santini, che – con don Tullio – è rimasto molto a lungo nel cuore dei gardesani. Con una messa concelebrata assieme a don Sante Monese, è iniziata la festa. Si sono ricordate le varie attività in campo pastorale, giovanile e formativo, l’Azione cattolica e le attività complementari: il ricreatorio, le attività ludiche e sportive, la filodrammatica. Tutto questo vide la partecipazione pressoché totale della gioventù di allora. Verso la fine del 1955, don Tullio lasciò Garda per Vestenanova, con grande dispiacere della popolazione. La festa si è conclusa con il pranzo in un noto ristorante, e con i versi della poetessa in vernacolo Margherita Mirandola dedicati alla circostanza. Sono seguiti molti canti tradizionali del folklore gardesano.
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