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“Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”: tutte le iniziative comunali desenzanesi

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Dal sociale alla cul­tura: l’Am­min­is­trazione ha prepara­to una serie di inizia­tive volte a sen­si­bi­liz­zare su un tema anco­ra trop­po spes­so sot­to­va­l­u­ta­to e che ogni anno miete migli­a­ia di vit­time sia a liv­el­lo fisi­co che psi­co­logi­co.

 Lunedì 25 novem­bre 2019: l’ap­pun­ta­men­to è fis­so, di quel­li da cer­chiare in rosso sul cal­en­dario, in quan­to rap­p­re­sen­ta una ricor­ren­za isti­tui­ta nel 1999 dal­l’Assem­blea gen­erale delle Nazioni Unite per com­bat­tere una pia­ga sociale purtrop­po anco­ra pre­sente nel con­testo nazionale ital­iano, ovvero la vio­len­za sulle donne.

Per questo moti­vo, l’Am­min­is­trazione in col­lab­o­razione con la Com­mis­sione per le Pari Oppor­tu­nità di Desen­zano ha deciso di rin­no­vare e di aumentare il numero delle inizia­tive di sen­si­bi­liz­zazione per con­tribuire al rag­giung­i­men­to di quel­l’o­bi­et­ti­vo comune tan­to com­p­lesso quan­to fon­da­men­tale che con­siste nel­l’e­lim­i­nazione di questo ter­ri­bile fenom­e­no.

“BASTA!”

Un solo gri­do si lev­erà pro­prio lunedì 25 novem­bre, dalle ore 21:00, a Palaz­zo Tode­s­chi­ni: “Bas­ta con­tro la vio­len­za di genere”. Si trat­ta di uno spet­ta­co­lo, di un per­cor­so infor­ma­ti­vo ed emozionale sul tema del­la vio­len­za di genere in Italia e nel mon­do. Un viag­gio di parole, sto­rie, musi­ca, emozioni e nomi: i nomi di quelle che sono state le troppe vit­time di fem­mini­cidio in Italia. Tutte vit­time di una vio­len­za ingius­ti­fi­ca­ta e inam­mis­si­bile. Pri­ma del­l’inizio del­la man­i­fes­tazione inter­ver­ran­no per i salu­ti di intro­duzione il sin­da­co di Desen­zano , il que­store del­la Provin­cia di Bres­cia Leopol­do Lar­ic­chia, il diret­tore san­i­tario Nun­zio Ange­lo Buc­ci­no e il diret­tore socio san­i­tario Rober­ta Bren­na. In chiusura invece, dopo lo spet­ta­co­lo, sarà dato ampio spazio alla diret­trice del­la Asso­ci­azione Casa delle Donne di Bres­cia, Piera Stret­ti.

MARATONA DI LETTURA E INAUGURAZIONE DELLA PANCHINA ROSSA A VILLA BRUNATI

Rin­no­va il suo appun­ta­men­to, dopo il suc­ces­so di parte­ci­pazione del­lo scor­so anno, la “Mara­tona di let­tura” che si ter­rà a Vil­la Brunati ven­erdì 22 novem­bre dalle ore 16:00 alle ore 18:45 pres­so la Civi­ca “Ange­lo Anel­li” di Riv­oltel­la. Idea­ta e pro­mossa da Sorop­ti­mist Gar­da Sud, l’inizia­ti­va prevede, nelle qua­si tre ore di dura­ta, che numerosi volon­tari e volon­tarie pos­sano leg­gere degli estrat­ti let­ter­ari ai pre­sen­ti (per cir­ca 5–10 minu­ti), pro­po­nen­do testi poet­i­ci o nar­ra­tivi.

La novità di quest’an­no è che il pri­mo atto del­la “mara­tona” si svol­gerà nel gia­rdi­no di Vil­la Brunati dove ver­rà inau­gu­ra­ta e sve­la­ta una panchi­na rossa, divenu­ta un sim­bo­lo architet­ton­i­co por­ta­tore di sig­ni­fi­ca­to, un moni­to vis­i­bile e per­ma­nente per i cit­ta­di­ni con­tro la vio­len­za sulle donne. La panchi­na avrà inoltre una tar­ga ripor­tante un estrat­to del­la sonata a Kreutzer di Lev Nikolàe­vic Tol­stòj: «Quan­do la gente dice che in un ecces­so di furore non si capisce quel che si fa, è una scioc­chez­za, una bugia. Io capii sem­pre e nep­pure per un istante per­si la coscien­za di quel che face­vo». 

SANDRO BUZZATI INTERPRETA LA “LA SIGNORINA ELSE”

Cam­bia la data ma non la loca­tion per il read­ing che avrà come pro­tag­o­nista San­dro Buz­za­ti nel­la let­tura del­la “Sig­no­ri­na Else” di Artur Schnit­zler. Mer­coledì 20 novem­bre alle ore 20:45 sem­pre a Vil­la Brunati, andrà in sce­na un grande clas­si­co del­la let­ter­atu­ra del­la Belle Epoque. Una denun­cia, un caso emblem­ati­co di pro­pos­ta inde­cente ai dan­ni di una ragazz­i­na, per­pe­tra­to da un uomo maturo, ric­co e potente.

Else rac­con­ta le angosce e le pau­re, ma anche i sog­ni, le illu­sioni e le fan­tasie, di un’ado­les­cente che avrebbe volu­to un futuro diver­so. Un rac­con­to pieno di sin­cer­ità, sof­feren­za, pau­ra, sen­so di col­pa, che ci accom­pa­gna a riflet­tere su un tema scot­tante vis­su­to dal pun­to di vista del­la vit­ti­ma.

Di stra­or­di­nar­ia attual­ità.

“L’ARTE E’ DONNA”

“L’arte è don­na”: non pote­va man­care la musi­ca nel pro­gram­ma degli even­ti di sen­si­bi­liz­zazione in quan­to è sicu­ra­mente lo stru­men­to più effi­cace per far pas­sare un mes­sag­gio. Per questo mer­coledì 27 novem­bre all’Au­di­to­ri­um Celesti alle ore 21:00, pren­derà vita il con­cer­to ded­i­ca­to a quelle donne che, nel cor­so dei sec­oli, sono diven­tate emble­ma dei loro tem­pi, come Gio­van­na D’Ar­co, Mar­i­lyn Mon­roe, Madame Recami­er e molte altre anco­ra.

Lo spet­ta­co­lo è a cura di Rossel­la Car­pen­tieri, Giu­lia Deon e Anna Bran­doli­ni con la parte­ci­pazione di Alessia Pan­za (sopra­no), Nico­las Resinel­li (tenore), Rocio Mor­land (mez­zoso­pra­no), Vio­la Forcherio (pianoforte) e Davide Costan­ti­no (pianoforte).

“FINCHE’ MORTE NON CI SEPARI” – LA COLLABORAZIONE ARRIVA FINO A LISBONA

“Finchè morte non ci separi”, è l’i­con­i­ca frase usa­ta nel­la cel­e­brazione dei mat­ri­moni, ed è diven­ta­ta una cam­pagna di comu­ni­cazione sociale, volu­ta da APAV, a dife­sa delle donne.

APAV, quest’an­no, ha con­ces­so (e patro­ci­na­to) alla Cit­tà di Desen­zano del Gar­da l’u­so del­l’im­mag­ine per la cam­pagna di sen­si­bi­liz­zazione. La frase Till Death Do Us Part (finché morte non ci separi, in ital­iano) uti­liz­za­ta in molte lingue e in molte cul­ture ha per tutte lo stes­so sig­ni­fi­ca­to: con ques­ta frase si prende un impeg­no per la vita ver­so il pro­prio part­ner. L’im­peg­no è quel­lo di pren­der­si cura l’uno del­l’al­tra e rimanere insieme nelle dif­fi­coltà fino alla morte. Ques­ta cam­pagna mostra come un amore vio­len­to pos­sa met­tere a ris­chio la vita del pro­prio part­ner.

Vic­tim Sup­port Asso­ci­a­tion (APAV) è un’is­ti­tuzione por­togh­ese pri­va­ta, di sol­i­da­ri­età sociale, un’en­tità legale di pub­bli­ca util­ità, che ha come obi­et­ti­vo statu­tario pro­muo­vere e con­tribuire all’in­for­mazione, alla pro­tezione e al sosteg­no ai cit­ta­di­ni vit­time di reati. Si trat­ta di un’or­ga­niz­zazione sen­za scopo di lucro e volon­taria, che for­nisce assis­ten­za per­son­al­iz­za­ta, qual­i­fi­ca­ta e uman­iz­za­ta alle vit­time di reato attra­ver­so la for­ni­tu­ra di servizi gra­tu­iti e ris­er­vati. Fon­da­ta il 25 giug­no 1990, è un’is­ti­tuzione nazionale con sede a Lis­bona. Per­ché in questi casi la col­lab­o­razione e il fare rete con diverse realtà non conosce i con­fi­ni nazion­ali

DONNE E SCIENZA

Due mon­di che nel cor­so del­la sto­ria si sono spes­so e volen­tieri uni­ti con suc­ces­so: scien­za e don­na sono sta­ti e saran­no al cen­tro delle tre con­feren­ze orga­niz­zate e curate dal­la dot­tores­sa Francesca Bar­di­ni nel­la Sala Pelèr di Palaz­zo Tode­s­chi­ni, sem­pre alle ore 18.00.

Una di queste con­feren­ze si è già svol­ta saba­to 16 novem­bre e riguar­da­va il “Per­cor­so delle donne nel­la scien­za dal­l’an­ti­chità ai giorni nos­tri”.

La sec­on­da è invece in pro­gram­ma per saba­to 23 novem­bre e si inti­tol­erà “Vita e opere di alcune donne di scien­za”.

Infine lunedì 25 novem­bre, si ter­rà l’ul­ti­mo incon­tro ded­i­ca­to in questo caso intera­mente a Margheri­ta Hack e all’ “Uni­ver­so tra mate­ria e anti­ma­te­ria”.

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