Si tiene questo fine settimana la festa della transumanza a Braga, piccola contrada medioevale abbarbicata sulle rocce del Baldo caprinese a 586 metri di altezza, vicino alle rossastre pareti dei Sengi Rosso e Camera, all’imbocco della val de Giare che conduce agli alti pascoli delle malghe. Il comitato della contrada propone quest’anno una mostra di mestieri e attrezzi tradizionali dedicata alle attività silvopastorali degli abitanti del Monte Baldo; la mostra è collocata tra i luoghi più suggestivi della contrada: porticati e volti su cui si aprono stalle e covili con al primo piano cucine e camerette. Questo il programma elaborato insieme alla Pro loco di Caprino: domani alle 11 l’apertura e l’inaugurazione delle mostre, mentre alle 15 sarà possibile visitare le varie esposizioni e si svolgerà una passeggiata guidata al sito preistorico di Monte Motta. Domenica alle 9.30 messa nella panoramica chiesetta della Madonna Immacolata, seguita da colazione con caffè caldo per tutti; alle 12 possibilità di degustare prodotti tipici e gnocchetti alla fonduta del Baldo; alle 15 sfilata dei fiori nelle vie del borgo con la presenza di figuranti in abiti medioevali, alle 16.30 l’angolo della poesia a cura di Giuseppe Righetti. «La festa di quest’anno intende testimoniare alcune strategie economiche, versatili e ingegnose della vita montanara», spiega Virginia Cristini, storica locale e animatrice del comitato di Braga. «Fin dall’epoca romana e medioevale, lungo percorsi provenienti dalla pianura veronese e mantovana, salivano sul Baldo migliaia di ovini. Questa transumanza iniziava il 23 aprile, giorno di San Giorgio, mentre il “cargàr montagna” cioè la transumanza bovina inizia a partire dall’epoca veneta e cade, allora come oggi, il 30 maggio». Braga conserva numerose testimonianze di questo antico alpeggio e anche dell’allevamento bovino e la festa della transumanza con le sue mostre intende recuperare il vasto patrimonio di valori e di storia di questo angolo di Baldo. Per informazioni telefonare allo 045.724.1868.