Procedono i lavori di riqualificazione del parco Bassani Raimondi, giardino pubblico a ridosso della chiesa parrocchiale. L’intervento diviso in due lotti contempla una spesa totale di circa 116.200 euro e prevede tra l’altro la costruzione di una piastra polivalente per il gioco del basket, pallavolo e calcetto con pavimentazione in manto sintetico.Verrà inoltre sistemato il viale interno al parco con la realizzazione di un lastricato in masselli autobloccanti e la demolizione della gabbia in ferro che un tempo ospitava un ghepardo somalo, dono al Comune del senatore Giuseppe Trabucchi. «Al posto della struttura metallica da tempo abbandonata sorgerà un piccolo teatro all’aperto da utilizzare per scopo ludico, di ritrovo e socializzazione per bambini e ragazzi», spiega il consigliere comunale Lauro Sabaini. In pratica una mini arena a gradinata con 130 posti a sedere». In corrispondenza dell’accesso al parco Bassano da lato est, vale a dire da via Marconi, verrà invece costruita una rampa per disabili. La realizzazione della piastra polivalente dalle dimensioni di diciotto metri per trenta ha portato al «sacrificio» di quattro piante di grosso fusto (Sophora Japonica) e di due Pinus Pinea che secondo la relazione tecnica comunale verranno sostituite con altrettante di maggior pregio. La decisione non ha trovato d’accordo il gruppo di minoranza consiliare «Bardolino oltre il Duemila». In particolare il capogruppo d’opposizione Pietro Meschi, rispolverando il testamento di Rita Bassani Raimondi, sostiene che «trasformando il giardino pubblico in verde sportivo è stata disattesa la volontà della benefattrice». L’invito è quello di «ripensare il progetto ed evitare che le palme secolari vengano estirpate arrivando a sicura morte». «Chiedo pertanto che in attesa di accertare se esista o meno il vincolo monumentale per il parco», conclude Meschi, «vengano sospesi i lavori». Pur non entrando nel merito della questione testamentaria Lauro Sabaini tiene a chiosare. «Peccato che tutte queste osservazione non siano mai state portate all’attenzione della commissione lavori pubblici dove purtroppo spesso spicca l’assenza di Plinio Boni, rappresentante del gruppo di minoranza «Bardolino oltre il Duemila».
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