Home Attualità Il Colodri diventa un parco per famiglie

Il Colodri diventa un parco per famiglie

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Trasfor­mare la parete ovest del Colo­dri, quel­la che dom­i­na la val­let­ta di Laghel, in una sor­ta di par­co attrez­za­to per famiglie, con fale­sie da arrampi­care, aree di sos­ta, sen­tieri, pun­ti infor­ma­tivi e gia­r­di­ni. E’ così che l’am­min­is­trazione comu­nale ha deciso di riu­ti­liz­zare gran parte dei 22 ettari di parete roc­ciosa e bosco acquis­ta­ti dal­la famiglia Braus lo scor­so anno.Da quan­do Fab­rizio Miori si è inse­di­a­to al coman­do del­l’asses­so­ra­to all’am­bi­ente, il Comune ha com­in­ci­a­to a pren­der­si cura dei vari siti di arrampi­ca­ta. Dopo aver sis­tem­ato le fale­sie, e le aree sot­tostan­ti, del Poli­cro­muro e di Baone toc­ca, ora, al “Muro del­l’asi­no” (parete chia­ma­ta così non tan­to per la facil­ità del­la via di roc­cia ben­sì per la pre­sen­za, nei din­torni, di un asi­no che raglia pun­tuale ogni mat­ti­na alle 11). L’in­ter­ven­to pre­vis­to dal­l’am­min­is­trazione, però, non si lim­iterà soltan­to a ripristinare una fale­sia des­ti­na­ta al diver­ti­men­to dei roc­cia­tori. L’in­tera zona, incas­to­na­ta tra il Colo­dri e la val­let­ta di Laghel, subirà una riqual­i­fi­cazione ambi­en­tale. Innanz­i­tut­to ver­ran­no real­iz­za­ti due sen­tieri (uno salirà da Pra­bi e l’al­tro par­tirà dal­la chieset­ta di Laghel) che con­dur­ran­no ai pie­di del­la parete ovest del Colo­dri. Da qui si potrà rag­giun­gere una pri­ma fale­sia des­ti­na­ta all’ar­rampi­ca­ta per bam­bi­ni e famiglie; pros­eguen­do oltre si arriverà al più arduo (ma non ecces­si­vo) “Muro del­l’asi­no”. Se l’in­ten­zione, però, è quel­la di fare un pic nic o di sostare ama­bil­mente in mez­zo agli alberi (ma anche al sole) ci si potrà acco­modare sulle panche e sui tavoli che ver­ran­no costru­iti nelle piaz­zole di sos­ta (sono pre­visti anche i gabi­net­ti bio­logi­ci, a com­postag­gio). La passeg­gia­ta, poi, potrà pros­eguire ben oltre, volen­do fin giù all’abi­ta­to di Ceni­ga. «In questo modo veni­amo incon­tro alle esi­gen­ze del popo­lo dei climber — spie­ga l’asses­sore Miori — che sem­pre più numeroso fre­quen­ta le nos­tre zone e fale­sie, ma anche chi fruisce in modo diver­so del­la “mon­tagna”, ad esem­pio cam­mi­nan­do a stret­to con­tat­to con la natu­ra. Così andi­amo a com­pletare la sis­temazione dei nos­tri siti di roc­cia. Dopodiché saran­no nec­es­sarie soltan­to le varie opere di manuten­zione, come sti­amo svol­gen­do in quel del Poli­cro­muro». L’in­ter­ven­to costerà intorno ai 40 mila euro (più altri 30 mila per la chio­datu­ra delle vie), neces­siterà del­l’ap­por­to del­l’eli­cot­tero e si con­clud­erà per l’inizio del­l’es­tate.

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