Novità in campo sociale per il Comune di Affi. È infatti una delle prime amministrazioni del Veronese a destinare un contributo alle famiglie per il pagamento del mutuo sulla prima casa. Infatti, 12 mila euro saranno stanziati per assegnare un bonus «una tantum» da 500 fino a 300 euro, per contribuire a pagare almeno una rata annuale del mutuo. «L’idea», spiega il sindaco Roberto Bonometti, «nasce dall’emergenza dell’aumento dei tassi dei mutui, grosso problema per le famiglie che hanno contratto mutui nel 2002-2003. Allora molti, dovendo scegliere un tasso variabile al 3,5-4 per cento contro il “fisso” al 5,5-6, hanno ovviamente optato per il variabile. E oggi si trovano in grosse difficoltà con rate che sono lievitate». «Per questo», prosegue, «abbiamo pensato a un sostegno minimo per i nostri cittadini. Bisognerà vedere se ce ne sarà una reale necessità. L’iniziativa, comunque, vuole essere di sostegno alle famiglie e spero sia accolta favorevolmente».Intanto il finanziamento è stato approvato dalla giunta municipale, che porterà alla votazione del Consiglio, il 29 novembre, la delibera per una variazione di bilancio, che muoverà 12 mila euro dal capitolo del bilancio sociale.«Con questo contributo», sottolinea il sindaco, «vogliamo aiutare una trentina di famiglie, assegnando un bonus di massimo 500 e minimo 300 euro. Contributo che sarà stanziato nei primi mesi del 2008 per l’anno 2007. Se poi l’iniziativa avrà successo, se ci saranno richieste sufficienti che rientrino nei criteri stabiliti, la ripeteremo anche l’anno prossimo. Se non raggiungeremo le 30 famiglie che faranno domanda, eventualmente prenderemo in considerazione anche famiglie senza un minore a carico».Dunque, anche se una goccia nel mare, è pur sempre qualcosa, nei bilanci sempre più difficili da far quadrare delle famiglie. In un momento in cui l’emergenza affitti e mutui sta stringendo la gola davvero a tanti cittadini , che per l’acquisto della casa, sacrificano ogni genere di altra necessità. Un intervento del Comune, che va a legarsi all’indirizzo del governo nazionale, che ha introdotto nella finanziaria la cancellazione parziale dell’Ici sulla prima casa, costo che peserà anch’esso sulle casse municipali.
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