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Interrato quasi gratis col contributo arcense

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I mil­iar­di a dis­po­sizione del comune di Riva per il parcheg­gio inter­ra­to Pilati sono già 10, pari ai due terzi cir­ca del­l’in­tera spe­sa pre­vista, ma potreb­bero anche aumentare fino a sfio­rare la cop­er­tu­ra totale. La ulte­ri­ore elargizione, aut­en­ti­ca man­na nel deser­to, potrebbe arrivare dai cug­i­ni arcensi, sem­prechè non deci­dano di cam­biare opin­ione rispet­to al loro inter­ra­to al Foro Boario.Sulla vec­chia legge Tog­no­li, all’inizio degli anni 90, ave­vano chiesto un con­trib­u­to Riva, Arco, Rovere­to e Tren­to, ma solo le due cit­tà del­la Busa era­no state ammesse, rispet­ti­va­mente per 11 mil­iar­di e 660 mil­ioni Riva e 5 mil­iar­di 880 mil­ioni Arco. Poi la prat­i­ca è anda­ta avan­ti con la cieca deter­mi­nazione delle fac­cende del­la buro­crazia, e lo sta­to ha ver­sato con rego­lar­ità le quote annu­ali dei con­tribu­ti con­ces­si alla provin­cia affinchè ques­ta provvedesse poi a pas­sar­le ai comu­ni. Com­p­lessi­va­mente, si legge nel­la relazione let­ta dal sin­da­co Mal­ossi­ni ai con­siglieri comu­nali rivani, a par­tire dal ’94 e a tut­to il 2000, la provin­cia ha incas­sato da Roma 10 mil­iar­di 436 mil­ioni e rot­ti, cui dovran­no seguire anco­ra qua­si 4 mil­iar­di e mez­zo sug­li eser­cizi fino al 2003. Ora questi fon­di sono des­ti­nati, sul­la base dei prog­et­ti pre­sen­tati dai comu­ni ed a suo tem­po approvati in sede nazionale, per 2/3 a Riva e per il rima­nente ad Arco. Però poi le vie si sono diver­sifi­cate. Men­tre Riva ha sem­pre rib­a­di­to con deter­mi­nazione la volon­tà di arrivare a real­iz­zare l’in­ter­ra­to, l’am­min­is­trazione comu­nale arcense ha ritenu­to che la spe­sa comunque a cari­co del­l’ente locale fos­se ecces­si­va, accan­to­nan­do quin­di il prog­et­to del Foro Boario. Però la provin­cia con­tin­ua impert­er­ri­ta ad incas­sare e si trat­ta di sol­di che non pos­sono essere dirot­tati su altre inizia­tive, nè recu­perati da altre ammin­is­trazioni comu­nali. Sal­vo ripen­sa­men­ti arcensi (nel frat­tem­po sono cam­biati due volte sin­da­co, con­siglieri ed asses­sori) le pos­si­bil­ità, a quan­to pare, sono solo due: o quei sol­di ven­gono aggiun­ti a quel­li des­ti­nati a Riva per pagare il parcheg­gio oppure ven­gono resti­tu­iti al gov­er­no cen­trale. Nel caso che arrivasse ques­ta inat­te­sa befana, per l’in­ter­ra­to rivano non servireb­bero prob­a­bil­mente nem­meno i 5 mil­iar­di che il comune è pron­tiss­in­mo a scu­cire.

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