Mezzo secolo di vita consacrata per Suor Guerrina Modena, al secolo Maria Modena. E per lei una bella festasi è tenuta domenica 16 febbraio, alle 11,00, nella parrocchiale dei Santi Zenone e Martino dove è stata battezzata nell’anno 1944. A celebrare la santa messa solenne è stato il fratello di Suor Guerrina, Don Giuseppe Modena, parroco di San Giovanni Battista a Tomba Extra, la parrocchia che fu di Mons. Mario Gatti. Con lui ha concelebrato il parroco Don Achille Bocci.
Una famiglia numerosa, la famiglia Modena. Dal ceppo di Guerrino Modena e da mamma Rosa sono nati ben dieci figli. Nove sono ancora viventi.
La famiglia di Guerrino Modena viveva in località Cioso, poco distante da Le Saline, nota località di proprietà della famiglia Fratta Pasini. Ed erano proprio i cosiddetti ” lavorenti” dei Conti . ” Siamo stati al Cioso fino al 1971 – spiega Luciano Modena- e ricordo molto bene quando Maria andò in convento , a Castelle, presso l’Istituto delle Piccole Suore della Sacra Famiglia. E con la mamma ci andavamo spesso a trovarla, utilizzando il pullman della Valpantena.”
“E’ stata a servizio da mia madre fino al giorno della sua entrata in convento a Castelletto – spiega la marchesa Giovanna Rusconi Fratta Pasini – e la Maria era davvero brava, mite, educatissima. Ci siamo salutate più volte in questi anni – conclude Giovanna Rusconi – perché è la superiora delle suore che sono alla Casa del Clero in via Pietà Vecchia a Verona ed io abito poco distante.”
Suor Guerrina, che ha preso il nome del padre da religiosa, ha espresso i voti il 12 febbraio 1964 alla casa madre di Castelletto di Brenzone e il 12 settembre 1966 è stata inviata proprio alla Casa del Clero di Verona dove sono ospiti gli anziani sacerdoti della diocesi veronese. E’ tuttora in servizio presso l’istituto e da qualche anno riveste la qualifica di superiora.
“Lazise è il mio paese di nascita, il luogo a me tanto caro – spiega Suor Guerrina – non da meno per tutti i miei fratelli. Ecco perché ho deciso di ritornare a Lazise per questo importante traguardo. Ricordo ancora adesso quando andavo a scuola alle ” scolette de Saline” e quando passo in quel luogo mi commuovo ancora. Lazise davvero non si dimentica facilmente.”
Sergio Bazerla
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