Home Manifestazioni Avvenimenti La «Palada» vince a calcio Contrade, oggi la sfida-clou

La «Palada» vince a calcio Contrade, oggi la sfida-clou

La contrada «Palada» ha vinto la quinta edizione del torneo di calcio a sette giocatori, che ha fatto da prologo al Palio delle otto contrade (in origine erano nove, ma il Ponte Cantone si è fuso con la Cerini per mancanza di concorrenti), che si conclude oggi con la disfida della pastasciutta, degno coronamento di una manifestazione che includeva anche il Cantapalio (vinto dal Mercato Vecchio con il brano di Celentano «Si è spento il sole») e la serata dedicata ai sapori (ieri). Il torneo di calcio si è giocato sul campo dell’Oratorio parrocchiale: la Palada ha battuto in finale la contrada San Giacomo, mentre il terzo posto è andato alla contrada Castello che ha avuto la meglio sugli Ulivi. Quest’ultima contrada è finita nel mirino degli organizzatori del torneo e soprattutto degli appassionati di calcio: dominatrice incontrastata l’anno scorso, e anche in questa edizione durante le fasi eliminatorie, inaspettatamente era stata battuta in semifinale, presentandosi poi in campo nella partita per il terzo e quarto posto solo con quattro giocatori. Per poter giocare, la squadra era stata integrata con giocatori non della contrada: ovviamente la partita non è stata considerata valida e la vittoria è andata a tavolino alla contrada Castello. Un comportamento ben lontano dallo spirito di una manifestazione nata per unire il paese. Per quel che riguarda le altre iniziative nelle piazze del paese, con i mercatini, il teatro e l’arte in Castello, è andata male a causa del maltempo la serata del 24 luglio, mentre riuscitissima è stata quella del 30 luglio in Castello con la compagnia teatrale «Arte Folle di Pocelengo», che ha presentato due lavori di Anton Cechov «Il miglior perdono è la vendetta» e «Il canto del cigno»; inoltre, «Due chiacchiere al parco» di Alan Ayckbourn. Applauditi gli interventi della poetessa Rita Santorum e le musiche del violinista Angelo Gallina. Lungo le due vie interne, si è anche svolta una mostra dei pittori Roberta Mai, Gamal Gad Melenka, Fabio Sansoni, Walter Xausa, oltre alle ceramiche Raku di Nadia Vezzola e alle singolari fotografie di Dario Pironi: paesaggi e persone viste metaforicamente con gli occhi di un gatto.

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