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Marionette in cerca di manipolazione

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Quat­tro i quadri che com­pon­gono la nar­razione: Pul­cinel­la e la morte, inter­mez­zo musi­cale, capri­cho español e cere­bral cir­cus: lo spet­ta­co­lo di figu­ra sen­za parole del­la com­pag­nia ita­lo-spag­no­la Teatro Ale­gre «Mar­i­onette in cer­ca di manipo­lazione» — in cui i par­ti­co­laris­si­mi burat­ti­ni sono mossi ognuno da due ani­ma­tori — chi­ude lunedì 11 agos­to nel cor­tile del­la Roc­ca di Riva del Gar­da il fes­ti­val «L’Óra dei burat­ti­ni». L’inizio è alle ore 21; l’in­gres­so libero.

I pro­tag­o­nisti spaziano tra e iro­nia, e incar­nano i sen­ti­men­ti tipi­ci del­l’uo­mo, gio­cati sul filo del­la sur­re­altà, dove tut­to è pos­si­bile: come perdere il cuore per stra­da (come accade a Pul­cinel­la) oppure vedere una tes­ta di don­na che va in giro sen­za cor­po (come suc­cede alla celebrità fem­minile del sec­on­do quadro; come a dire che in fon­do la magia del­la voce fa dimen­ti­care che ci pos­sa anche essere un cor­po). Solo la dimen­sione del teatro può scon­vol­gere le regole del­la realtà e far vivere al pub­bli­co il grottesco o il sub­lime.

Teatro Ale­gre è una for­mazione di burat­ti­nai ita­lo-spag­no­li che si è cos­ti­tui­ta a Bar­cel­lona e che a Pinero­lo ha una sede di pro­duzione. Cias­cun burat­ti­no è mosso da due ani­ma­tori con­tem­po­ranea­mente, per ottenere la mas­si­ma flu­id­ità nei movi­men­ti espres­sivi. Così con­dot­to, il burat­ti­no può rag­giun­gere tut­ta una gam­ma di sfu­ma­ture, con pic­coli gesti, di sor­pren­dente espres­siv­ità. Non v’è bisog­no nem­meno di parole: bas­ta la musi­ca e l’in­ter­pre­tazione del per­son­ag­gio-burat­ti­no.

Il festival


«L’Óra dei burat­ti­ni» è orga­niz­za­to da Alto Gar­da Cul­tura, il Servizio di attiv­ità cul­tur­ali inter­co­mu­nale di Arco e Riva del Gar­da, assieme al Comune di , per la cura del­l’as­so­ci­azione teatrale Iri­de e il patrocinio di Uni­ma (Unione inter­nazionale del­la mar­i­onet­ta) e di Unicef (Unit­ed nations inter­na­tion­al chil­dren’s emer­gency fund), e pros­egue fino all’11 agos­to con spet­ta­coli e lab­o­ra­tori (per bam­bi­ni e adul­ti). Come tradizione, nel cor­so del­la rasseg­na ven­gono rac­colti fon­di per i prog­et­ti di sol­i­da­ri­età del­l’as­so­ci­azione «Offic­i­na del sor­riso», isti­tui­ta da alcu­ni artisti locali per inter­venire nelle situ­azioni dis­agiate del­l’in­fanzia in varie par­ti del mon­do (Bal­cani, India, Africa).

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