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Mercato, nessun trasloco

Il mercato del sabato di Salò rimarrà almeno tre anni nel parcheggio ex Pedrazzi, dove è stato trasferito ad aprile, ma il polveroso piazzale sarà risistemato. La spesa per questa tranche di lavori si aggirerà intorno ai 180 mila euro. Il costo complessivo dell’intervento dovrebbe quindi attestarsi sui 350 mila euro, quasi 700 milioni delle vecchie lire. Lo ha annunciato il sindaco Giampiero Cipani nell’ultimo consiglio comunale.Dopo studi, progetti, polemiche, ipotesi, annunci e rinvii, il 13 novembre 2004 le 204 bancarelle abbandonarono piazzale Martiri della Libertà trasferendosi in pieno centro storico. Occuparono il tratto iniziale del lungolago, la Fossa, lo spazio attorno alla torre dell’orologio e l’intera via Brunati, fino alla porta del Carmine, vicino al palazzo della Croce Rossa. Un serpentone di 1.200 metri lineari. Ma la nuova sistemazione durò soltanto due sabati. Il sisma del 24 novembre obbligò il mercato a tornare immediatamente all’antico assetto, poichè furono installati i ponteggi per la riparazione delle case danneggiate.Nel mese aprile il trasloco in un altro spazio: la località Due Pini, a fianco degli impianti sportivi e all’interno del parcheggio realizzato recentemente nell’area ex Pedrazzi, tra la casa di riposo e il complesso residenziale che sta sorgendo. Ottanta banchi (in molti casi si tratta di grossi furgoni che vendono frutta, verdura e prodotti alimentari) hanno trovato posto vicino al bocciodromo, all’impianto di skateboard e allo stadio di calcio. Una scelta dettata da motivi igienici e dalla possibilità di spazzare meglio l’asfalto. Gli altri 125 ambulanti, le cui bancarelle hanno dimensioni meno ingombranti, sono invece stati sistemati nel contiguo parcheggio in sterrato. Il rio Brezzo scorre tra i due lotti, uniti da un paio di ponticelli in legno o dal percorso pedonale che attraversa il cortile della casa di riposo.«Lo spazio è adeguato -ha commentato il sindaco-. Di sicuro il mercato rimarrà lì almeno tre anni, finchè non saranno ultimati gli interventi del dopo terremoto sugli edifici di via Brunati e del centro storico».Bisogna però risolvere la questione delle nuvole di polvere. «Avevamo stabilito di lasciare il piazzale in terra battuta -ha continuato Cipani-. Un parcheggio di tipo ecologico che, negli altri giorni della settimana, poteva accoglie 420 automobili. L’’esperienza è stata già fatta a Barbarano, vicino alla palestra, con buoni risultati. Invece qui la situazione sembra diversa, e in questo periodo abbiamo raccolto molte proteste. Così abbiamo deciso di spendere altri 180 mila euro per asfaltare la superficie e realizzare degli autobloccanti. Gli ambulanti contribuiranno con 70 mila, l’impresa Biondo con altrettanti, e il Comune con 40 mila euro». «Io ho sempre detto che bisognava asfaltare – ha osservato Gianluigi Pezzali, della lista Mussolini-. Come al solito si chiude la stalla quando i buoi sono già scappati». Cinzia Goffi, capogruppo del centro-sinistra, ha affermato che «l’area non ha la struttura del parcheggio. Assomiglia piuttosto ad un maneggio per cavalli. Col sole, si solleva la polvere. Quando piove, l’acqua ristagna. Non poteva essere lasciato in quelle condizioni. Resta il fatto che la mancanza di idee chiare sul mercato continua a costare. Prima i 40 mila euro stanziati per effettuare una serie di opere necessarie al trasferimento in Fossa e via Brunati. Adesso i 180 mila che si aggiungono ai 170 mila già spesi per trasformare il terreno ex Pedrazzi in parcheggio – piazzale. Una scelta più razionale avrebbe consentito di fare economia».Immediata la replica del sindaco: «Noi avevamo le idee chiare. Purtroppo il terremoto ha scombussolato tutto. Altrimenti oggi le bancarelle sarebbero nel centro storico». Nessun cenno alla polemica tra il comune e gli ambulanti. In una lettera, questi ultimi avevano annunciato che ritenevano di non dover sborsare tutti i quattrini richiesti.La discussione sul nodo-ospedale, all’ordine del giorno dell’ultimo consiglio, è stata invece rinviata a settembre.

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