venerdì, Aprile 19, 2024
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L’Anas aumenta le ore di transito sulla Statale a sud di Limone, i disagi restano pesanti. Tremosine e Limone pagano il battello per gli studenti

Nuovi orari per la Gardesana

Sono entrati in vigore ieri i nuovi orari per il transito sulla Gardesana Occidentale a sud di Limone. Un’ordinanza emessa dall’Anas stabilisce infatti che presso la frana caduta in località Nanzel, appena prima di Limone procedendo verso Riva sia concesso il transito dalle 7.15 alle 8.15, dalle 12.30 alle 13.30 e dalle 17 alle 20 nelle giornate feriali, dal lunedì al venerdì. Il sabato si potrà invece transitare dalle 24 alle 8.15 del mattino successivo e dalle 14 alle 20. La domenica ed i festivi, infine, il passaggio sarà concesso addirittura per 12 ore, dalle 8 alle 20. Nelle ore notturne il transito sulla 45 bis da Limone verso gli altri Comuni del Bresciano sarà concesso soltanto ai mezzi di soccorso e pronto intervento. Più a sud, in località Forbisicle, tra Campione e Gargnano, restano in vigore i seguenti orari: si passa dalle 16.30 alle 8.30 del mattino successivo e dalle 12.30 alle 13.30. Durante il resto della giornata la strada resta chiusa per consentire all’Anas le opere di messa in sicurezza programmate da tempo e sospese durante le vacanze di Natale. «I nuovi orari – dice il sindaco di Limone, Giovan Battista Martinelli – possono mitigare i disagi per questo periodo morto della stagione, ma dal primo aprile sarà un dramma». Per quanto riguarda la situazione della Gardesana a nord del paese, tra Limone e Riva, si attende da un giorno all’altro la nomina da parte della Provincia di Brescia del perito che dovrà valutare, di concerto con quello nominato da Trento, l’eventuale possibilità di riaprire la 45 bis mentre si realizza il tunnel di 1.250 metri voluto dalla Provincia autonoma. Così auspicano a Limone, ma anche a Riva, dove il Consiglio comunale ha approvato con voto unanime una mozione che chiede con forza la riapertura della Gardesana tra Riva e Limone in presenza di sia pur minimi requisiti di sicurezza ed un sostegno economico per quanti, in questi giorni, sono alle prese con i costi del traghetto, unico mezzo di trasporto possibile tra il Garda bresciano e quello trentino (9mila lire a persona per la tratta Limone-Riva andata e ritorno, 45mila se ci si sposta con l’auto). Gli amministratori rivani chiedono inoltre alla Provincia che venga richiesto il riconoscimento di calamità naturale qualora non fosse possibile ripristinare il transito sulla statale. La situazione è drammatica, ribadisce Martinelli: «Quotidianamente ricevo telefonate di albergatori che mi chiedono se devono assumere o meno il personale per l’imminente stagione turistica, che qui comincia prima di Pasqua. Ci sono 5-600 padri di famiglia che rischiano di restare senza lavoro». La prima settimana lavorativa, dopo il periodo delle vacanze natalizie, con la 45 bis chiusa ha intanto evidenziato come la Navigarda, nonostante i notevoli sforzi compiuti, non sia in grado di far fronte al traffico veicolare tra Riva e Limone. Il traghetto, anche a pieno regime e senza soste, può giornalmente effettuare al massimo venti corse con 28 auto a bordo, 560 in tutto. Lungo quel tratto di Gardesana, in estate, ne passano almeno 5 mila. Il sindaco limonese Martinelli comunica comunque che dal 22 gennaio, grazie ad un ulteriore sforzo della Navigarda che ha accolto le istanze di Limone e Tremosine, le corse del traghetto saranno potenziate. È proprio la gente di Tremosine che, nell’impossibilità di raggiungere il Trentino via terra, sta vivendo le difficoltà maggiori. A Limone, centro a vocazione quasi esclusivamente turistica, ci si preoccupa per l’eventuale crollo dell’economia legata all’industria del forestiero, ma ora è tutto chiuso. A Tremosine la situazione è diversa. «Qui, anche nella stagione invernale – dice il sindaco Diego Ardigò – 6 hotel e 8 negozi di generi alimentari sono aperti. I due fornai fanno fatica a rifornirsi di farina». La 45 bis chiusa provoca un grande disagio anche agli 81 artigiani e alle 61 aziende agricole sparse nelle 18 frazioni del Comune. Il fieno, i mangimi, tutto quanto veniva acquistato a Riva. Nella cittadina trentina ogni giorno si recano anche 60 studenti tremosinesi e 34 lavoratori, 17 dei quali effettuano turni anche notturni. Ci sono 14 studenti che frequentano le scuole professionali di Rovereto, per evitare loro di arrivare alle lezioni con un’ora di ritardo, il Comune di Tremosine e quello di Limone hanno dovuto pagarsi un battello privato. Simone Bottura

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