A Maderno è ripartito il progetto per la costruzione di un parcheggio sotterraneo in piazza Salvo d’Acquisto. Lo realizzerà la Sma, supermercato che appartiene alle famiglie Alessi, Giori e Giappi. I posti auto saranno 120, di cui 80 destinati alla vendita e 40 utilizzabili pubblicamente, a rotazione. I privati investiranno circa due milioni di euro. L’operazione, che al Municipio non costerà nulla, ha ricevuto il via libera del Consiglio comunale (voto favorevole della maggioranza di centrodestra, astenute invece le minoranze).Gli 80 box potranno essere acquistati dai residenti a un prezzo di 22.500 euro ciascuno (i titolari di attività produttive, studi professionali e negozi potranno comperarne due). Trascorsi tre mesi, nei successivi tre i box rimasti invenduti sarebbero offerti a 26 mila euro ai cittadini che volessero un secondo garage. Se dopo sei mesi ne restasse ancora qualcuno, si passerebbe alla vendita libera, a prezzi di mercato. Un bando, da emettere in futuro, definirà i dettagli.Il piazzale Salvo d’Acquisto, intitolato all’eroe dei carabinieri che ha sacrificato la propria vita per salvare quella di altri (la statua collocata nel mezzo porta la firma dello scultore salodiano Angiolino Aime), rappresenta un polmone importante per il centro storico di Maderno. Si trova in prossimità del curvone e della chiesa parrocchiale. IN SUPERFICIE dispone complessivamente di circa 190 posti auto, un’ottantina dei quali a servizio del supermercato. Una piccola parte (20) verrebbe persa in seguito al riordino e alle modifiche da apportare in superficie. In aggiunta, ecco gli altri 120 interrati. La Sma coglie inoltre l’occasione per ampliare (a raso) il supermercato di 486 mq. riducendo il sottostante magazzino. Il vicesindaco Fabio Belloni ha spiegato che il monumento della piazza verrebbe spostato lateralmente, che si individuerebbe lo spazio per i bus (adesso si fermano in una brutta posizione, proprio sul curvone), e i cassonetti della nettezza urbana sarebbero interrati, con un modello diverso dall’attuale. Un lato della piazza è occupato dai pilastri di una vecchia limonaia. Parzialmente sistemata anni fa, contiene alberi da frutta. L’obiettivo di recuperarla integralmente (si voleva piantare olivi, cedri, arancini amari, ecc., chiuderla con assi di legno, ricoprirla) è rimasto lettera morta. La Regione, infatti, non ha concesso alcun contributo per il recupero della struttura, che a ben guardare rappresenta un patrimonio culturale.