Un nuovo presidente, un rinnovato Consiglio di amministrazione, due consiglieri bresciani che si passano il testimone, l’impegno del sindaco di Verona a ritirare la causa contro l’aeroporto, dichiarazioni distensive improntate alla volontà di collaborare e, non da ultimo, un bilancio con un utile netto del 68% in più rispetto all’anno precedente. Non è stata certo povera di contenuti e risultati l’assemblea degli azionisti della «Catullo spa» tenutasi ieri a Pedemonte di Valpolicella. Contenuti e risultati che, a sentire i diretti interessati, debbono essere considerati soddisfacenti per il futuro del Sistema aeroportuale del Garda, specie per lo scalo di Montichiari, destinato a diventare un punto di riferimento europeo, soprattutto per quanto concerne il traffico merci. Presidente della società per i prossimi tre anni sarà Fulvio Cavalleri, 48enne avvocato contrattualista veronese, già presente in veste di consigliere nella precedente compagine amministrativa. Nuovo anche il vicepresidente, Silvano Grisenti, assessore ai Trasporti della Provincia di Trento. Eletto con ampio consenso, Cavalleri sostituisce Fernando Sanson, che rimane comunque nel giro in qualità di membro della «D’Annunzio spa», neocostituita società di gestione dell’aeroporto di Montichiari la cui quota di maggioranza (85%) spetta alla stessa «Catullo», mentre il rimanente è suddiviso in parti uguali tra Camera di commercio e Provincia di Brescia. La prima assemblea della società è in programma il prossimo 24 luglio. In chiave bresciana, da sottolineare il passaggio del testimone di consigliere da Guido Galperti a Corrado Ghirardelli, 40 anni, vice di Cavalli in Provincia. Gli altri nuovi consiglieri sono Paolo Zanotto (sindaco di Verona), Gianfranco Burchiellaro (primo cittadino di Mantova), Fabrizio Facincani, Alessandro Bianchi, Silvano Scevaroli, Michele Pizzini, Paolo Zanelli. Confermati Fabio Bortolazzi, Luisa Martini, Giovanni Marco Castellani, Maurizio Marino, Michele Di Puppo. Soddisfazione per le decisioni maturate dall’assemblea è stata espressa dai presidenti della Provincia, Alberto Cavalli, e della Camera di commercio, Francesco Bettoni, presenti all’assise. «La scelta unitaria nell’elezione del presidente significa che i soci hanno le stesse strategie e credono negli stessi uomini: questo è positivo» ha commentato Cavalli, aggiungendo che Cavalleri già in veste di consigliere della «Catullo» ha sempre prestato attenzione alle problematiche riguardanti Montichiari. Secondo Bettoni «si aprono prospettive interessanti per l’aeroporto bresciano, visto che Montichiari si avvia a diventare centrale nello sviluppo di questo polo aeroportuale». Concorde il neo eletto consigliere Ghirardelli, a parere del quale è importante che la compagine societaria sia formata da un buon numero di rappresentanti delle istituzioni. Il presidente Cavalleri si è riproposto di sfruttare la sinergia fra tutte le componenti della società «a prescindere dalle connotazioni politiche e geografiche, unicamente per il benessere del territorio». Va insomma perseguita la crescita dell’aeroporto monteclarense senza tentennamenti, «perchè se offri servizi e qualità, i passeggeri si moltiplicano e non c’è il rischio che il miglioramento di una struttura ne penalizzi un’altra». Anche il presidente uscente, Fernando Sanson, ha dichiarato di essere soddisfatto «perchè Cavalleri conosce i problemi degli aeroporti. Dal canto mio, sono contento che durante la mia presidenza sia stata creata la società di gestione del “D’Annunzio”». «Un aeroporto – ha proseguito Sanson – che ha enormi potenzialità di sviluppo, soprattutto nel settore cargo. Penso che Montichiari possa diventare il principale scalo merci dell’Europa del sud, senza con questo limitare il settore passeggeri. Le presenze sono in costante crescita e credo che l’obiettivo di arrivare a 350mila passeggeri alla fine del 2002 sia raggiungibile, così come quello di tagliare quota mezzo milione in un paio d’anni. L’importante è che si punti su un traffico creativo e non occasionale». Nei prossimi mesi, non prima dell’autunno, è probabile che vengano inaugurati voli verso alcune capitali europee: si fanno i nomi di Mosca, Bucarest e Reykjavik. Nessuno conferma ufficialmente: ci si limita a dire che ci sono varie opportunità allo studio e che si stanno esplorando le vie possibili». Con l’assemblea di ieri si dovrebbe infine essere risolto il conflitto in atto tra Comune di Verona e aeroporto di Villafranca: oggetto del contendere, alcuni errori di bilancio e soprattutto lo scorporo del ramo d’azienda di Brescia Montichiari. «Accusa, quest’ultima, che noi abbiamo sempre considerato strumentale» ha detto Bettoni. Il sindaco di Verona si è impegnato a portare all’esame della Giunta la proposta di ritirare la causa in corso.