Tre mesi di lavoro, e l’ufficio postale di Salò ha cambiato look. Riaperto ai primi di febbraio, è stato ufficialmente inaugurato ieri mattina. «E’ uno dei più grandi della Lombardia – ha spiegato Alfio Squillaci, il direttore della zona Brescia 2, che comprende le valli e i due laghi -. Salò rappresenta il 6% del nostro fatturato, una realtà in continua crescita». Progetto curato dallo studio Mdl di Michele De Lucchi e da altri architetti. Eliminata la vetrata divisoria, l’ufficio di via Canottieri, ora più luminoso, è diviso in due settori: Bancoposta, di colore blu notte (vaglia, conti correnti, riscossione pensioni, buoni fruttiferi), e Servizi postali, in verde pisello (lettere, raccomandate, pacchi). Orario: dalle 8.15 alle 17.30, da lunedì a venerdì (il sabato, invece, solo fino alle 13). Le postazioni di sportello collegate in rete coi 14 mila uffici italiani sono quattro. «L’informatizzazione permette di svolgere più funzioni e di rendere veloci le operazioni – aggiunge Squillaci -. Fra poco, all’ingresso, collocheremo anche una postazione Internet, utilizzabile dai clienti». Non mancano le salette separate, per offrire una consulenza riservata. Particolare attenzione è stata riservata al problema della sicurezza e alle facilitazioni per l’accesso dei disabili. Una mappa tattile aiuta i non vedenti a muoversi. Presenti all’inaugurazione anche il direttore regionale Salvatore Cocchiaro («la nostra è una clientela popolare, e vogliamo garantire la migliore accoglienza possibile»), il responsabile della rete territoriale Vittorio Mei, il presidente della Comunità montana parco Alto Garda Bruno Faustini, il parroco Francesco Andreis, il sindaco Giampiero Cipani («un intervento molto bello, che rafforza il ruolo comprensoriale di Salò») e Flaviana Rozzini, la sfavillante direttrice dell’ufficio. Intanto la casa mobile che accoglie provvisoriamente impiegati e utenti ha preso la strada di Limone, dove verrà effettuata la prossima ristrutturazione. Poi toccherà a Gardone e a Vobarno.