La diga di Valvestino ha riemergere l'antica dogana di Lignago, un evento che si verifica durante i periodici svuotamenti manutentivi del bacino artificiale, gestiti da Enel. I ruderi, visibili dalla strada provinciale a tre chilometri dopo il muro della diga, richiamano visitatori interessati a scoprire la storia di un luogo che un tempo controllava le merci in entrata e uscita dall'Austria-Ungheria.
Questa zona, annessa all'Italia nel 1916, è ricca di storia e affascina per il suo passato legato al contrabbando e al traffico di carbone vegetale verso Venezia. Le rovine della dogana continuano a catturare l'attenzione dei fotografi e degli appassionati di storia locale, offrendo uno spaccato significativo del patrimonio culturale della regione.
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