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Sì alla nuova casa di riposo

Si fa sempre più concreta l’iniziativa della realizzazione di una casa di riposo in grado di sostituire la ‘Zanetti Cominelli’, il cui adeguamento, a quanto risulta da un recente studio, non sarebbe altrettanto conveniente. La struttura andrebbe ad affiancarsi al nuovo istituto per anziani di carattere privato, che già viene dato per scontato.La ‘Zanetti Cominelli’, con sede nella centralissima via Garibaldi, conserva un aspetto più che dignitoso, nonostante la centenaria età. A ciò hanno contribuito i vari interventi migliorativi susseguitisi nel tempo (l’ultimo e più significativo negli anni Ottanta). L’attuale casa di riposo non è però in grado di sopperire alle nuove esigenze, che pongono in primo piano il problema del rinnovo dei concetti e delle apparecchiature per una popolazione anziana peraltro con un sempre maggior numero di non autosufficienti. Il consiglio d’amministrazione si è reso conto di non poter far fronte alle ingenti spese che sarebbero necessarie (circa otto miliardi), visto che le uniche risorse disponibili sono quelle delle rette e di un insufficiente contributo sanitario regionale. Una semplice ristrutturazione non risolverebbe poi totalmente il problema.Per questo si sta facendo strada, su iniziativa anche dell’amministrazione comunale, l’ipotesi della realizzazione di una nuova casa di riposo, costruita secondo i criteri più moderni e razionali, capace di soddisfare per alcuni decenni la domanda di ricovero da parte degli anziani. Costo previsto per 73 posti letto: undici miliardi.Di questo si è parlato in municipio in un incontro tra consiglio della ‘Zanetti Cominelli’ e amministratori comunali (sindaco, giunta e capigruppo). Si è convenuto sull’opportunità che venga realizzata, in aggiunta all’istituto privato, una nuova casa di riposo pubblica. «Questa – ha poi spiegato Luigi Bianchi, presidente della ‘Zanetti’ – verrebbe costruita con il ricavato della vendita della nostra attuale sede, che fornirebbe altresì i suoi 73 posti letti già accreditati e tutto l’apparato organizzativo e gestionale. Di più non possiamo dare. Il Comune, indubbiamente interessato a veder continuata la secolare attività assistenziale a favore degli anziani, potrebbe e dovrebbe accollarsi la restante parte finanziaria».Al decollo dell’iniziativa non manca ora che la formalizzazione ufficiale suggellata da un protocollo d’intesa tra l’amministrazione comunale e il consiglio della casa di riposo.

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