venerdì, Marzo 29, 2024
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L’appello arriva dal sindaco Ferrari alla riunione sui problemi del territorio

Sos per il Garda «Collettore nuovo o sarà una fogna»

Progetti e problematiche legate al territorio del Baldo-Garda sono stati al centro di un affollato incontro con il sottosegretario alle riforme Aldo Brancher. Chiamato in campo dal presidente della delegazione comunale di Forza Italia Vittorino Tiziani, il cittadino bardolinese e uomo di governo Brancher ha aperto l’intervento mettendo a fuoco obiettivi e risultati raggiunti con la finanziaria 2003: «La riduzione del deficit dello Stato, lo stop al debito pubblico e il rispetto degli impegni assunti dal nostro Paese a livello comunitario». È seguito un accenno alla devoluzione, con la riforma dei poteri dello Stato e di quelli residuali trasferiti alle Regioni in fatto di sanità, scuola e polizia locale, si è quindi entrati nel vivo della serata affrontando i temi legati al territorio. Una carrellata sulle Cento cose da fare per il Garda , raccolte nel documento omonimo frutto dell’attività di ricerca e analisi dell’associazione Amici casa delle libertà, con il relatore che ha snocciolato un decalogo degli impegni più urgenti: dal ponte sull’Adige per collegare la statale del Brennero con la provinciale in destra al fiume – opera in fase di progettazione con un costo previsto attorno ai 12 milioni di euro – all’acquisto della polveriera di Rivoli per farne sede del consorzio Valdadige-Terra dei Forti; dal progettato nuovo casello autostradale di Castelnuovo, all’allungamento oltre Cavalcaselle della superstrada a sud della statale 11, ferma da diversi anni nelle campagne di Sirmione, ai confini con il comune di Peschiera. Ma ai gardesani sta a cuore soprattutto la salvaguardia delle acque del bacino benacense, garantita soltanto da un grosso finanziamento che consenta di rinnovare il collettore consorziale e di potenziare il depuratore di Peschiera. Problema, questo, ribadito anche dal sindaco Armando Ferrari, che non ha nascosto tutta la sua preoccupazione per le sorti del più grande lago d’Italia: «Se continuiamo su questa strada fra vent’anni il Garda sarà una cloaca». Tra le novità emerse nel corso della serata, il progetto che vuole uniti il Comune di Brenzone e quello di San Zeno per l’acquisto della seggiovia di Costabella. Tramite un accordo di programma i due Comuni rileverebbero il vecchio tracciato dell’impianto di risalita meccanica per rifare il tutto grazie all’intervento della Camera di Commercio e della Provincia. L’idea sarebbe poi quella di far gestire il nuovo impianto dal Consorzio funiviario Malcesine-Monte Baldo. L’accento poi è stato posto sia sull’ufficio entrate di Caprino al fine di mantenere, sindaci del comprensorio d’accordo, la situazione attuale, sia sull’iniziativa dell’osservatorio turistico del Garda-Baldo, ovvero un sistema informativo e operativo locale di marketing turistico. Gli interventi degli assessori comunali Ermano Azzolini e Aristide Avanzini hanno evidenziato come il «patto di stabilità» penalizzi i comuni turistici che non possono disporre per intero dei propri soldi, mentre Giuseppe Puntin ha chiesto una priorità sulle opere consolidate.

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