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Statale 11, arriva la variante

Cavalcaselle può tirare un sospiro di sollievo. Finalmente, dopo nove anni di accordi non rispettati, proteste e trattative, la variante secondo stralcio alla statale 11 è una realtà. Il cantiere per realizzare i quattro chilometri e mezzo di superstrada che collegheranno Peschiera a Castelnuovo aggirando la frazione ora soffocata dal traffico per poi andare ad agganciare la superstrada per Affi potrà aprire già il prossimo autunno. Ci sono i finanziamenti, 35 miliardi e 800 milioni, ed è già in corso la procedura per l’assegnazione dell’appalto. E ciò grazie all’inserimento della variante tra le priorità del piano stralcio Anas per il 2000, una vittoria messa a punto dalla Regione proprio quando per l’ennesima volta sembrava tutto perduto. «Alla fine abbiamo vinto sulla burocrazia e siamo riusciti a portare a casa 260 miliardi per la viabilità di tutto il Veneto, convincendo lo Stato a dare la priorità ai progetti immediatamente cantierabili», ha annunciato ieri mattina a Verona, nella sala del Consiglio provinciale, l’assessore regionale ai trasporti Renato Chisso. E ha quindi riassunto le tappe della vicenda: «Per costruire la variante che risolverà i problemi di viabilità del Basso lago esisteva un accordo con l’Anas ancora del 1992. Il Veneto nel 1994 ha messo da parte i 12 miliardi e rotti di sua competenza, ovvero il 35 per cento dell’importo totale, mentre già nel 1993 era stato inoltrato il progetto esecutivo. Lo abbiamo visto ritornare solo nel 1996, con la preghiera dell’Anas di aggiornarlo. Tre anni buttati nei cassetti. Abbiamo provveduto, e alla fine l’anno scorso abbiamo visto che nel piano stralcio del 2000 l’opera non era inserita». Ecco allora il fuoco di fila: l’assessore Chisso con il ministero competente, il presidente della Regione Giancarlo Galan nella conferenza Stato Regioni, il sindaco di Peschiera e deputato della Lega Umberto Chincarini attraverso i propri canali parlamentari. E il risultato non si è fatto attendere. La variante è ricomparsa tra le priorità dell’Anas. Già in dicembre sul Bur è stato pubblicato il bando che invitava le ditte a partecipare alla gara dando disponibilità entro il 31 gennaio, e in questi giorni stanno partendo le fasi dell’appalto, che verrà assegnato attraverso licitazione privata. «Tempo di perfezionare i contratti», ha spiegato Giuseppe Fasiol, ingegnere della direzione viabilità e trasporti della Regione, «e secondo l’Anas compartimento di Venezia il cantiere potrà aprire in autunno». Qualche nota tecnica sui lavori: la larghezza della sede stradale sarà di 10 metri e 50; i quattro chilometri e mezzo si snoderanno dal casello di Peschiera verso est lungo l’autostrada A 4, aggireranno Cavalcaselle e all’altezza del previsto nuovo casello di Castelnuovo curveranno verso nord, per poi passare con un cavalcavia sopra la ferrovia e quindi sopra la statale 11 fino a raggiungere la strada per Affi. Previsti anche tutti gli accorgimenti ambientali del caso, a cominciare dalle barriere antirumore. «L’opera è compatibile con le soluzioni che la Società autostrade vorrà prendere», ha assicurato Fasiol. Quanto alla realizzazione del nuovo casello, l’assessore provinciale ai trasporti Gilberto Pozzani ha assicurato che verrà portata a termine entro due anni. Qualche novità anche per la variante primo stralcio alla statale 11, che collegherà Peschiera, dalla località Bell’Italia, con la superstrada realizzata dalla Lombardia e che termina nel niente al confine con il Veneto, nel territorio di Sirmione. «Il progetto esecutivo è quasi ultimato», ha assicurato Chisso, «e poiché qui interverranno soltanto Regione e Provincia, i tempi di realizzazione saranno più rapidi». Soddisfatto a metà il sindaco Chincarini: «Ben venga il cantiere, è una vittoria», ha ammesso, «ma i 260 miliardi stanziati dallo Stato sono poco più che briciole».

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