Gran cerimoniere sarà il presidente del consorzio funicolare Malcesine-Monte Baldo, Giuseppe Venturini, pronto ad illustrare al presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai, all’assessore provinciale trentino Tiziano Mellarini, al sottosegretario Aldo Brancher e ai sindaci dell’area interessata le caratteristiche tecniche di una seggiovia costruita in soli 128 giorni effettivi ma con mille intoppi dovuti alle abbondanti nevicate che di fatto hanno fatto slittare nel tempo l’apertura di un impianto la cui messa in funzione era inizialmente prevista per il dicembre del 2008.Costruita sullo stesso sedime della preesistente seggiovia monoposto, giunta alla scadenza della vita tecnica, e ormai palesemente inadeguata a fronteggiare l’odierna richiesta di portata e di comfort di trasporto che una clientela sempre più esigente esprime. L’impianto, raggiungibile da Novezzina lungo la strada Graziani oppure dal casello autostradale di Avio, rappresenta l’anello di collegamento con la funivia Malcesine-Monte Baldo ubicata sul lato veronese del «Giardino d’Europa». In pratica offre un prodotto turistico unico, in ogni stagione, raggruppando un ambiente montano di straordinaria bellezza da cui si può ammirare spettacolari panorami.La seggiovia funzionerà tutti i giorni fino al 13 settembre dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 e le tariffe sono di 5 euro per l’andata e ritorno e di 3 euro per la sola salita. Prezzi ridotti (4 e 2,5 euro) per le persone sopra i 65 anni e le famiglie con quattro persone.Entrata in attività nell’ultimo scorcio della stagione invernale la Prà Alpesina, nonostante il tempo esiguo d’apertura, ha trasportato, dai 1450 ai 1830 metri del Monte Baldo migliaia di sciatori.Dopo la chiusura tecnica la riapertura estiva di una seggiovia costata meno di tre milioni di euro e realizzata con fondi dell’azienda funicolare Malcesine-Monte Baldo, ente pubblico che è composto con quote diverse dalla Provincia di Verona (45%), dal Comune di Malcesine (35%) e dalla Camera di Commercio di Verona (25%).Le due stazioni, posizionate davanti a quelle precedenti, sono di moderna concezione con ingombri ridotti per un minor impatto ambientale mentre l’argano motore, dotato di motore principale elettrico e di recupero Diesel, è alloggiato nella stazione di monte con la stazione a valle tenditrice. L’impianto è dimensionato per una portata massima di 1.800 persone all’ora alla velocità di due metri e mezzo al secondo ma durante il servizio estivo la velocità viene ridotta a meno di due metri al secondo con l’imbarco limite di due persone per seggiola con una conseguente portata massima di 610 persone all’ora.
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L’impianto, sul versante trentino della montagna, crea un anello di collegamento con la funivia. La Prà Alpesina sale fino a 1.830 metri di quota e in estate può trasportare 610 persone all’ora