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«Tunnel, finiture in autunno»

È stato programmato a mezzogiorno di mercoledì prossimo, 6 marzo, negli uffici della Provincia autonoma di Trento, un incontro che potrebbe sbloccare la situazione per quanto concerne i lavori che si stanno effettuando sulla «Gardesana occidentale», tra Limone e Riva. In primo piano la transitabilità della strada per la stagione turistica. La proposta dei bresciani è semplice: visto che la realizzazione della volta in calcestruzzo impedirà per alcuni mesi il transito dei bus, si potrebbero spostare questi lavori all’autunno, lasciando il tunnel al grezzo. A incontrare le autorità trentine saranno il presidente della Comunità montana Parco dell’alto Garda – Bruno Faustini – e alcuni sindaci che, data la collocazione del territorio dei loro comuni, sono particolarmente coinvolti dal problema: Battista Martinelli (Limone), Marcello Festa (Gargnano), Manlio Bonincontri (Tignale). Ma la comitiva potrebbe essere irrobustita da altre presenze bresciane, visto che sono già stati contattati i vertici dell’Amministrazione provinciale: dal presidente Alberto Cavalli agli assessori Ermes Buffoli (Turismo) e Mauro Parolini (Lavori pubblici). La «missione» altogardesana verso Trento è stata decisa durante una riunione tenuta l’altro ieri in Comunità montana, a Bogliaco, nel corso della quale si è parlato anche di viabilità. Nella stessa occasione l’assessore provinciale Buffoli ha incontrato i vertici del Consorzio «Riviera dei Limoni» (presidente è il limonese Chicco Risatti), che comprende gli albergatori della sponda occidentale del Benaco. Ieri, gli amministratori hanno messo a fuoco una situazione che di problemi sul tappeto ne pone parecchi, a partire – come anticipato da Bresciaoggi domenica scorsa – dal rinvio della riapertura della galleria «Epica», che anziché il 13 marzo, come tutti attendevano, sarà transitabile una decina di giorni dopo. La notizia ha allarmato e preoccupato non poco gli operatori turistici altogardesani, soprattutto per gli ulteriori risvolti e le decisioni che ha già generato. Sul Garda bresciano si nota inoltre un certo fastidio per il fatto di essere venuti tardivamente a conoscenza della data di apertura, che aveva subito un iniziale lieve rinvio per poi essere differita di una decina di giorni rispetto a quella inizialmente programmata. La stessa Navigarda è stata invitata dalla Provincia di Trento a mantenere e prorogare il prezioso servizio di collegamento straordinario tra Limone e Riva, attualmente fornito con 12 corse di traghetti al giorno (per trasporto auto e passeggeri) e 10 di catamarano (solo per i passeggeri). La riapertura della strada, quindi, avverrà il 22 o 23 marzo e si protrarrà fino al 5 aprile. Il problema, però, non si limita al passaggio dei residenti, per i quali si sopperisce oltretutto via lago. In questo momento si guarda con preoccupazione soprattutto alla possibilità di transito sulla strada. E il transito verrà consentito solo ai mezzi inferiori ai tre metri di altezza, spiazzando, così, gli autobus del trasporto pubblico e mettendo del tutto fuori gioco quelli turistici, che superano i 3,50 metri. Il problema è che molti contratti sono già stati firmati e, sul Garda, i turisti arrivano soprattutto in bus, specialmente in occasione della Pasqua, periodo particolare nel quale questo genere di mezzo di trasporto viene preferito ad altri. La difficoltà al passaggio degli autobus è costituita dalla presenza in galleria delle «centine», le armature in ferro che servono a rivestire di calcestruzzo il tunnel. Se la situazione non dovesse subire mutamenti e i lavori dovessero procedere come da programma, il semaforo rosso per i bus potrebbe durare alcuni mesi. Proprio per cercare di incidere su una situazione – che potrebbe avere per l’alto Garda bresciano conseguenze economiche pesanti -, la delegazione gardesana avanzerà mercoledì una proposta che tutti gli amministratori ritengono ragionevole: sospendere i lavori, rinviandoli al prossimo autunno. Infatti, sostengono i sindaci, il rivestimento della galleria non è indispensabile per la sicurezza, al punto che lo scorso anno il transito nel nuovo tunnel è stato comunque garantito. I lavori di finitura potrebbero proseguire nei prossimi mesi, consentendo però il passaggio delle automobili. A stagione conclusa si potrebbe procedere al completamento dell’opera, con l’ennesima interruzione, che apparirà comunque meno pesante rispetto alla prospettiva attuale di divieto per il passaggio dei bus. Le difficoltà per concretizzare la proposta non mancano. Infatti, se anche la Provincia di Trento (che ha commissionato e paga il lavoro) e l’impresa (Gardesana scarl, appositamente creata per quest’opera dalle ditte Collini e Oberosler) si dicessero disponibili, resterebbero altre questioni da definire, ad esempio il costo del prolungato stop dei lavori del cantiere.

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