C’è anche il lavoro della polizia locale nell’operazione antiprostituzione dei carabinieri di Peschiera conclusasi una settimana fa con l’arresto di cinque rumeni.«È solo l’esempio più recente dell’attività di questi agenti. Un ruolo che da tempo si è indirizzato anche verso i servizi contro la microcriminalità e la tutela del territorio e dei suoi cittadini», dice il sindaco Umberto Chincarini.A incastrare i cinque rumeni non solo il materiale raccolto da carabinieri e agenti nei vari appostamenti, ma anche le immagini fissate dalle telecamere di videosorveglianza.«Ne abbiamo in funzione 38. Si tratta di apparecchi in grado di ruotare rispetto all’asse su cui sono fissate e di zoomare sulle immagini», spiega Valentino Maimeri, comandante della stazione arilicense di polizia locale. «Nel caso dei rumeni, dopo aver visto dove si mettevano di solito le ragazze e dove avvenivano certi movimenti abbiamo puntato su quelle aree le telecamere in modo da vagliare tutto ciò che succedeva nell’arco delle ore».Un riscontro concreto dell’efficacia della videosorveglianza. «Tanto che abbiamo deciso di aumentare il numero di telecamere in dotazione. L’obiettivo», preannuncia il sindaco, «è di posizionarne in zona artigianale, in modo da completare la copertura sulla regionale 11, e nelle altre intersezioni stradali ancora scoperte, come la curva Corner di San Benedetto. Faremo la stessa cosa nel tratto tra le rotonde di località Mandella e di Cavalcaselle, al confine tra Peschiera e Castelnuovo: ovviamente potremo intervenire solo dopo il declassamento della strada da regionale a comunale». Ma accanto a queste misure, sempre in termini di contrasto alla prostituzione c’è l’intenzione di chiudere al traffico porzioni di terreno a fianco della strada regionale, in modo da impedire il passaggio e la sosta di auto.Per questa dotazione il Comune ha chiesto alla Regione un finanziamento per l’anno 2008. «Il contributo verrebbe utilizzato anche per potenziare con tre agenti il personale in servizio al comando di polizia locale per il periodo da marzo a ottobre», aggiunge Maimeri. «Si tratterebbe di personale in più in particolare per i servizi pomeridiani e serali contro la microcriminalità».Attività sempre più specifiche, svolte in stretta collaborazione con le altre forze dell’ordine. «Un rapporto con carabinieri e polizia a vantaggio di tutta la comunità. È indubbio che l’attività cui è chiamata la polizia locale richiede una preparazione mirata. E non è un caso», conclude Chincarini, «che da 10 anni i nostri agenti effettuino corsi ed esercitazioni organizzati dalla scuola di polizia che ha sede qui».