Tra le iniziative a favore delle famiglie, la Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano sta valutando la possibilità di dare avvio ad un programma formativo per assistenti all’infanzia, in base al modello delle “Tagesmutter” (letteralmente “mamma di giorno”), già sperimentato con ottimi risultati in Trentino Alto Adige.Il servizio delle tagesmutter non è un’invenzione di oggi. Ha origini culturali radicate, specie nel Nord Europa. In Francia ci sono le “Mama de Jour”, figure riconosciute per legge da più di vent’anni, iscritte ad un apposito albo. In Austria ed in altri Paesi esistono altre realtà simili molto radicate, che vantano da tempo un adeguato riconoscimento istituzionale. Per quanto concerne l’Italia, l’Alto Adige è stata la prima (e finora unica) provincia italiana ad istituire, a metà anni Novanta, questo servizio, introducendo elementi di garanzie igieniche e di qualità delle modalità con cui viene erogato il servizio. La tagesmutter è una persona che svolge un servizio di assistenza all’infanzia presso il proprio domicilio. Si tratta in genere di mamme che hanno già un titolo specifico per educatrici ed assistenza all’infanzia o che hanno intrapreso un percorso formativo adeguato. «L’iniziativa cui sta lavorando l’ufficio Servizi sociali della Comunità Montana – spiega il presidente Bruno Faustini – si propone sostanzialmente due finalità: da un lato creare l’opportunità di occupazione femminile nelle zone montane dell’Alto Garda Bresciano; dall’altro rispondere alle esigenze di accudimento e di assistenza all’infanzia nelle zone montane ad alto disagio sociale, ove risulta impossibile creare asili nido tradizionali per i pochi piccoli abitanti e appare più idoneo sperimentare forme nuove di “nidi famiglia”, come risulta dai recenti indirizzi della Regione Lombardia».Il programma formativo al vaglio della Comunità montana intende creare educatrici familiari che possano poi organizzare, all’interno della propria abitazione, spazi particolari appositamente adibiti all’accudimento dei bimbi. L’iniziativa è rivolta alle comunità dei piccoli centri dell’entroterra montano del Parco, dove, in virtù del numero limitato degli abitanti, non è pensabile ed econonomicamente sostenibile la creazione di asili nido tradizionali.


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