Recenti dichiarazioni del Coordinamento per la tutela dell’Ambiente Alto Garda e Ledro hanno sollevato interrogativi riguardo alla gestione del turismo nella regione, evidenziando le incongruenze tra le promesse di sostenibilità ambientale da parte di Garda Dolomiti S.P.A e le pratiche attuate. In un comunicato diffuso dopo l'assemblea annuale della società, il Coordinamento ha criticato progetti come la ciclo-pedonale del Garda e l'espansione delle vie di arrampicata, sostenendo che tali iniziative contraddicono i principi di turismo responsabile e benessere per la comunità locale. La preoccupazione principale è che il business turistico prevalga sulle necessità ambientali, con conseguenze negative per residenti e visitatori.
Inoltre, il Coordinamento ha espresso dubbi sulla trasparenza nella gestione delle risorse generate dal turismo, come gli introiti della tassa di soggiorno, che dovrebbero essere reinvestiti nel miglioramento dell’ambiente a beneficio della collettività. Si sottolinea l'importanza di coinvolgere le associazioni locali nelle decisioni strategiche riguardanti lo sviluppo turistico, affinché sia garantita una visione equilibrata tra crescita economica e salvaguardia dell'ambiente. La questione centrale rimane: è possibile perseguire un modello di turismo sostenibile senza compromettere la qualità della vita dei residenti e la bellezza naturale del territorio?
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