A Toscolano Maderno saranno realizzati altri due pozzi per l’acquedotto comunale. «A differenza di altre località, costrette a pagare duramente la siccità, da tre anni noi non abbiamo problemi – spiega il sindaco Paolo Elena -, e non emettiamo alcuna ordinanza di limitazione. La gente può quindi innaffiare i giardini anche di giorno. Ma cerchiamo di effettuare una serie di interventi migliorativi, in modo da garantire la piena efficienza del sistema». I pozzi funzionanti sono quattro: presso le scuole elementari, in via Celesti, via Marconi e via Ugo Foscolo (ex Dubbini). Un quinto viene utilizzato solo per l’irrigazione delle aiuole. Poi ci sono due sorgenti montane, denominate “Vesegna” e “Salata”. La conformazione del territorio, che parte dal livello del lago e “sale” ad alta quota, con le case disseminate un po’ ovunque, ha obbligato a realizzare ben 14 serbatoi di accumulo: Oriolo, Ronchi, Vigole, S.Pietro, S.Ambrogio, Solino, ex Cesure (con l’aggiunta di un secondo), via Marconi, S.Michele, Castello 1, Castello nuovo, Cecina, Roina. «Negli ultimi anni – prosegue Elena – abbiamo patito solo qualche microinterruzione, dovuta a questioni tecniche: la pompa che si rompe, il tubo da riparare…Adesso vogliamo scavare sotto il monte Castello, per recuperare la vecchia sorgente di Cervano, e anche vicino alle scuole. Le perforazioni inizieranno entro un paio di mesi». «All’interno del pozzo (attuale) nel cortile delle Elementari, che alimenta i soprastanti serbatoi di S.Pietro, S.Ambrogio-Solino e Cesure non può essere calata una pompa in più, per mancanza di spazio – spiega nella sua relazione l’ingegner Massimo Bulgarini, progettista -. Dobbiamo quindi scavarne un altro, in parallelo, a una profondità di 90 metri: consentirà di aumentare la potenzialità di approvvigionamento, passando da 40 litri al secondo a 70. Pur rimanendo nell’ambito della stessa falda, la distanza sarà di 50 metri, tale da non depauperare l’esistente. Come soluzione tecnica migliore, abbiamo scelto la perforazione di due…buchi gemelli, a un paio di metri l’uno dall’altro. Questo permetterà l’installazione e, soprattutto, la manutenzione delle due nuove pompe in maniera indipendente, senza interrompere il servizio, e senza pericolo per gli addetti. Il rivestimento definitivo sarà costituito da tronchi di tubo in acciaio zincato. Lo spurgo verrà effettuato col sistema air-lift, oltre a eventuali controlavaggi». «Visto l’andamento delle ultime stagioni estive, con la pioggia che si è fatta attendere mesi – prosegue Bulgarini -, bisogna poi ricercare una seconda fonte di approvvigionamento per il serbatoio Castello di Gaino, che sia indipendente dalla sorgente Acqua salata. La relazione geologica assicura che, in località Camerate, a piccola profondità, massimo 30 metri, sono reperibili portate idriche sfruttabili, dell’ordine di 20 litri al secondo. Il punto esatto dovrà essere accessibile ai macchinari e ai mezzi di servizio». Nell’ultimo consiglio comunale sono state approvate alcune variazioni al bilancio preventivo. «Ci consentiranno di effettuare una serie di interventi – dice Roberto Righettini, assessore ai lavori pubblici -. In valle, ad esempio, i militari collocheranno un ponte Bailey in acciaio. Una necessità causata dalla frana che nel gennaio 2003 ha reso cieca la strada montana verso il Pizzocolo e Campei. Onere di 40mila euro. Altri 190mila euro li spenderemo per rifare la pavimentazione (costata 450 milioni nel ’94, purtroppo già ridotta male) e l’illuminazione della piazza del mercato; 55mila per il marciapiede dalle Montagnette alla chiesa. Senza dimenticare il discorso delle barriere architettoniche. Ne approfitto per rivolgere un plauso ai componenti dell’Ufficio tecnico (il responsabile è Stefano Ziliani, ndr), che ha curato le progettazioni, e alle maestranze, per l’impegno assiduo». Righettini e il sindaco hanno poi illustrato le opere già in corso, presentando la tabella dei finanziamenti ricevuti. Ne parleremo in un successivo articolo.
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L’amministrazione comunale corre ai ripari per far fronte ad eventuali emergenze siccità. In vista dell’estate si sonderà sotto il monte Castello e vicino alle scuole
Basta sete, si scavano due pozzi
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