Un caso di dermatite bovina è stato confermato in un allevamento nel comune di Porto Mantovano, spingendo la Lombardia ad attivare misure urgenti secondo le normative europee e nazionali, in collaborazione con il Ministero della Salute. L'allevamento è stato sequestrato e sono state istituite zone di protezione di 20 km e di sorveglianza di 50 km, dove è vietata la movimentazione dei bovini per fiere, mostre e mercati. Anche lo spostamento di letame e liquami da queste aree è interdetto, sebbene siano in fase di preparazione protocolli sanitari per consentire tale movimentazione.
Per garantire la continuità produttiva del comparto agroalimentare, sono state previste deroghe che permettono il trasferimento di animali vivi da zone libere a impianti di macellazione all'interno delle zone restrittive. Il latte crudo proveniente dalle aree colpite non potrà essere destinato al consumo umano ma potrà essere trasportato verso stabilimenti autorizzati per la trasformazione. L'assessore regionale all'Agricoltura ha sottolineato l'importanza delle misure adottate per contenere la malattia, che non si trasmette all'uomo, garantendo così la sicurezza della filiera lattiero-casearia. Le indagini cliniche continuano su tutti gli animali recentemente movimentati, con un monitoraggio costante della situazione epidemiologica.
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