Il progetto di un nuovo e funzionale ospedale per servire l’alto lago e la Valsabbia non è affatto sepolto. Insomma non si tratta soltanto di buoni propositi destinati a rimanere sulla carta. Anzi. Carlo Borsani, assessore regionale alla sanità conferma a «Bresciaoggi» , smentendo così le voci di presunti tagli alla sanità pubblica. Il progetto dell’ospedale di Roè Volciano, perchè è di questo che stiamo parlando, viene riesumato. Con una variante, stavolta. Non verrà finanziato con un project financing ma con investimenti regionali e locali, cioè dell’Azienda ospedaliera di Desenzano. Borsani conferma che il «piano ospedaliero prevede lo stanziamento di circa 1,5 miliardi di euro (3 mila miliardi di vecchie lire) per riammodernare e potenziare le strutture sanitarie e la costruzione di sette nuovi ospedali». Tra questi c’è anche quello in programma a Roè Volciano. «Tra un vecchio finanziamento che abbiamo ancora e la vendita di alcuni immobili in loco – sottolinea Borsani – dovremmo avere la somma necessaria per realizzare una nuova struttura ospedaliera sulle colline intorno a Salò. E’ questa la proposta che stiamo sottoponendo alla Comunità montana ed agli altri enti locali della Valsabbia e dell’Alto Garda. Il progetto, una volta acquisiti questi pareri, potrà decollare». E gli altri ospedali? «Noi vogliamo concentrare le alte specialità all’interno delle progettate strutture, come Roè Volciano, e riconvertire quelle piccole o vecchie in centri di riabilitazione, day hospital e poliambulatori: il servizio sanitario cambia in questo senso». «Inoltre – conclude l’assessore – il nuovo ospedale a Roè serve per fornire una risposta chiara alle popolazioni delle valli». Per Angelo Foschini, general manager dell’Azienda ospedaliera, «si tratta di un buon progetto e l’ospedale di Roè fungerebbe da contenitore delle attività che oggi si esplicano negli ospedali di Gavardo e Salò, oltre che per dare una risoluzione ai problemi esistenti in Valsabbia e Alto Garda. Un intervento per ristrutturare i due ospedali si presenterebbe eccessivo, oneroso rispetto alla costruzione di una nuova struttura, le ragioni sono ben note». L’area per il nuovo ospedale è già individuata e gode di una posizione logistica invidiabile, essendo sopra le colline di Salò da dove dista un paio di chilometri. Il piano ospedaliero regionale, secondo quanto riferito da Borsani, prevede la realizzazione di una struttura con 220-250 posti letto e annessi servizi sanitari e di supporto. Un edificio non molto alto (massimo tre piani) anche per non deturpare l’ambiente circostante. All’interno dell’ospedale troverebbero posto, inoltre, un pronto soccorso con annessa terapia intensiva, il blocco operatorio e vari reparti specialistici, quindi laboratori di analisi e ambulatori. Ovviamente si è nella fase di analisi di fattibilità del progetto, prima che il tutto diventi oggetto di dibattito e di discussione da parte dei Comuni e della Comunità Montana. Ma quel che è certo è che alla volontà dell’Azienda ospedaliera si è affiancata quella decisa della Regione Lombardia.
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I soldi? Da vecchi fondi e vendita di alcuni immobili. L’assessore regionale alla Sanità Carlo Borsani conferma il progetto di Roè Volciano
«Il nuovo ospedale si farà»
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