giovedì, Settembre 18, 2025
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Con largo anticipo sui tempi tradizionali. Non si ricorda a memoria d'uomo un avvio così anticipato

In Valtenesi è iniziata la vendemmia

Sarà ricordata senza dubbio per la sua tremenda siccità che ha messo in crisi molti settori dell’economia gardesana, e non solamente legata al turismo, questa annata del 2003. Siccità ed elevate temperature ha fatto si che la natura subisse delle mutazioni nel settore produttivo, spesso in termini negativi. Ne è ad esempio la produzione olivicola che sta assistendo ad una decimazione della produzione a causa della mancanza di acqua. Molto il prodotto raggrinzito che sta cadendo a terra. Diversa invece la situazione ne settore vitivinicolo che sta assistendo invece ad un evento mai avvenuto a memoria d’uomo come ci ha spiegato Emilio Zuliani, noto ed esperto produttore di vini della Valtenesi. “Non era mai capitato che al 25 di luglio ci fosse la necessità di vendemmiare in Valtenesi. Lo abbiamo fatto, e lo stiamo facendo tuttora due o tre giorni la settimana con le uve Chardonnay quelle che ci forniscono le basi per il spumante. Una vendemmia – racconta Zuliani – che ci ha lasciato stupiti si io che mia moglie Eleonora in quanto mai accaduto prima d’ora nella nostra vita di agricoltori, ma neanche ma raccontataci dai nostri genitori e nonni e quindi veramente una cosa assai rara e forse unica. La necessità di vendemmia è dovuta allo stato avanzato di maturazione di queste uve che dato il loro alto fattore zuccherino, rendono l’uva assai dolce ed appetitibile agli uccelli che distruggono il raccolto. Ecco quindi al necessità di controllare quasi ogni giorno i vigneti e provvedere al raccolto appena il segnale di maturazione è evidente. Poi al maturazione viene proseguita in apposite casse presso i nostri freschi ambienti”. E passeggiando per questi vigneti, nel cuore della Valtenesi, è facile notare quello che rimane di quello che era il grappolo d’uva, ossia il raspo nudo e crudo. Un problema, quello degli uccelli divoratori, assai sentito dagli agricoltori che vedono spesso decimate le loro produzioni. Molti i sistemi provati per dissuadere i volatili da questi assalti, ma assai pochi i risultati ottenuti. Quest’anno con queste eccezionali situazioni climatiche il problema sicuramente avrà ulteriori pesanti conseguenze visto che se la situazione climatica non muterà fra una quindicina di giorni si assisterà all’inizio della vendemmia vera e propria con largo anticipo sulle date tradizionali fissate mediamente verso la metà di settembre. Intanto fra i produttori serpeggia un cauto ottimismo su quello che sarà il prodotto finale, il vino, di questa stagione 2003. Una produzione abbondante, sana e soprattutto indirizzata verso un’annata eccezionale. Un Groppello del ’64, assaggiato alcune settimane scorse in casa Cominciali, denotava dopo circa quarant’anni, la qualità e la tenuta del prodotto nelle sua tipicità e caratteristiche: si trattava di una produzione fatta un’anno dopo una tremenda grandinata. Lo stesso Zuliani ci ha confermato queste previsioni aggiungendo, con un pizzico di soddisfazione, che “sarà una produzione che ci premierà, anche se solo in parte, dei danni subiti lo scorso anno con quella tragica grandinata proprio del 3 agosto, che, lo ricordiamo, distrusse gran parte della produzione vinicola ed olearia del medio Garda, praticamente tutta la Valtenesi, mettendo in seria difficoltà tutta l’economia ad essa legata” compresa anche quella turistica.

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