Tutto è nato quattro anni con una sfida ” ferragostana” fra parenti: constatare quale era la miglior “fogassa su la gradela” che uno dei componenti della grande famiglia Pachera avesse prodotto. Una giuria del tutto improvvisata fra i parenti ne ha decretato il vincitore. Ma con il passare degli anni la “fogassata”, ovvero l’incontro estivo agostano in località La Mata, corte storica lacisiense dove sono radicati da anni i Pachera, è divenuta un luogo di incontro, di degustazione e di festa dove si ritrovano non solamente i componenti della famiglia ma anche amici, conoscenti ed estimatori del dolce semplice e popolare costituito prevalentemente da farina, olio d’oliva, bicarbonato, vino o latte, sale, e poi cotto rigorosamente sulla griglia con tanto di brace, magari di legna d’olivo.
“La cosa si è fatta grossa come si suol dire – afferma Vittoria Pachera, presidente della Associazione Anziani di Lazise – tant’è vero che è stata costituita una apposita giuria, di persone esterne alla famiglia. In un’urna vengono espressi e depositati i voti e poi si assegnano i punteggi con tanto di vincitori. Infine un diploma di merito. Una cosa semplice ma che ha invischiato tutto il grande parentado e non solo. Anche i vicini, gli amici, e persino alcune persone che giungono da Verona e da altre località.”
Quest’anno, a La Mata erano seduti a tavola, nel cortile che guarda il lago, a casa di Franco Pachera, c’erano un centinaio di persone. “Mai vista tanta gente a La Mata- spiega appunto Franco Pachera – per gustare la fogassa che è andata letteralmente a ruba. Non è mancato il vino – conclude Franco Pachera – che quì non manca ed è di qualità.”
“Ognuno la fa come crede, con gli ingredienti base, ma con aggiunte diverse – afferma Gianni Faccioli della giuria – ma nessuno ti dice fino in fondo come la prepara e con quali ingredienti. Una sorta di segreto per cercare il primato. Una cosa è certa- conclude Faccioli – ed è che è buonissima e va a ruba. Del resto, fa rivivere le tradizioni dei nostri nonni e bisnonni ed è la rappresentazione migliore della genuinità e della nostra terra gardesana.”
Sergio Bazerla
NB Foto inviata in archivio