Sono iniziati i lavori di pulizia, dragaggio, sistemazione e riqualificazione di alcuni porti della sponda bresciana del Garda. Vengono posati i pali in legno e le targhette per gli spazi di attracco, collocate le nuove scalette in ferro per poter salire e scendere dalle barche, rifatte le catenarie, sostituite le boe danneggiate (alcune riservate a chi è di passaggio e si ferma poche ore).OGNI ANNO il Consorzio del Demanio, che raggruppa i 14 Comuni della riviera occidentale e i tre dell’Eridio, riceve dalla Regione Lombardia 278 mila euro, destinati alla manutenzione straordinaria. Se nel 2007 erano stati privilegiati i porti del basso lago, stavolta gli interventi riguardano Tignale (già ultimati), Gardone Riviera (in corso), Salò, San Felice, Padenghe e Moniga.La gara d’appalto per l’esecuzione delle opere è stata vinta dalla Edilquattro di Lorenzo Rizzardi, il presidente del Circolo vela Gargnano, il patron di + 39, la barca che ha partecipato a Valencia alle regate per la Coppa America.PRESIEDUTO da Bernardo Berardinelli, assessore ai Lavori pubblici del municipio di Salò, dove ha la propria sede, e diretto da Fausta Tonni, il Consorzio si occupa della gestione del demanio extraportuale, riscuotendo i canoni dai privati che dispongono di un ormeggio oppure utilizzano in via esclusiva una spiaggia, un pontile o un’area per rimessaggio, centro nautico, attività alberghiera.Le due imprese che sborsano più quattrini sono le Terme di Sirmione e la cartiera di Toscolano Maderno. Il Consorzio sta gradualmente allargando le proprie competenze anche ai porti, curando la stesura dei bandi, delle pratiche amministrative e delle assegnazioni dei posti barca all’interno dei moli pubblici. Solo Desenzano, Sirmione, Gargnano e Limone continuano a fare da soli.PER QUANTO riguarda l’attività informativa, sono state stampate migliaia di copie in tre lingue (italiano, tedesco, inglese) di una scheda illustrativa delle principali regole di navigazione: velocità dei motoscafi 20 nodi di giorno e 5 di notte, sci nautico praticabile oltre i 500 metri dalla riva, la fascia costiera dei 300 metri è riservata ai natanti a vela, a remi e ai surf, ecc.Il depliant contiene anche l’elenco degli scogli affioranti nella zona più pericolosa (tra la rocca di Manerba e l’isola del Garda, di proprietà della famiglia Cavazza), con i passaggi da rispettare. D’estate la Guardia Costiera viene spesso chiamata a soccorrere scafi che si incagliano, a causa sia dei bassi livelli delle acque che di un pizzico di imperizia.Proprio per ridurre i rischi, a Praesel, ai Grostei, a Margonera, alla Corna della Paiuna e dei Capucì, alla Stella, all’Altare, alle Sesarole, all’isola di S.Biagio (chiamata «dei conigli»), il Consorzio ha collocato boe metalliche, pali in metallo e piloni in cemento, dotati di segnali luminosi a pannelli solari. Spesso anneriscono, per il guano dei piccioni. E un operaio deve ripulirli periodicamente.
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I lavori sono stati commissionati dal Consorzio del Demanio, che raggruppa 14 Comuni
Si sistemano i portiper la nuova stagione
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