“Se il Parco si arricchisce di opere d’arte, per un omaggio a d’Annunzio e un dono ai visitatori, la Casa deve – per gli stessi motivi – essere il più possibile uguale a quando ci viveva il Poeta: per questo sarà sempre profumata, come la amava lui. Ricordo e innovazione, due principi che convivevano nel Vate, e che il Vittoriale rispetta” così il presidente del Vittoriale Giordano Bruno Guerri.
E come oramai consuetudine per il Vittoriale alle varie cerimonie inaugurali era presente una vera e propria folla che, attentamente, ha seguito le varie tappe all’interno del parco monumentale. Fra le avarie autorità civili e militari anche un discendente diretto del Vate, il pronipote Federico d’Annunzio che con emozione ha participato al percorso di sculture d’arte contemporanea nel parco dannunziano.


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