martedì, Aprile 16, 2024
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Il dipartimento di Medicina interna dell’ospedale Montecroce si è dotato di una nuova apparecchiatura

Esami invasivi addio. C’è l’endoscopia «dolce»

Per molti pazienti rappresenta un autentico shock. Non a caso l’endoscopia viene definita un esame invasivo. L’introduzione di una sonda nel cavo orale per la diagnosi di patologie del prime vie digestive presenta molti problemi per pazienti. Ma dall’ospedale di Desenzano arriva ora l’endoscopia «dolce». Il servizio di endoscopia guidato dal dottor Walter Piubello si è dotato di recente di un «nasoscopio».Si tratta di un videoendoscopio tradizionale ma di calibro molto ridotto che, introdotto attraverso il naso, garantisce una migliore tollerabilità, non necessita di sedativi per il paziente, e consente, dopo pochi minuti, il ritorno alle normali attività lavorative.Il paziente, durante le manovre della minisonda, è libero di conversare col medico, ponendo eventuali domande in merito a quanto viene visualizzato sul monitor.«Una metodica così condotta da mani esperte – assicura Piubello – costituisce un reale progresso nella diagnostica endoscopica delle malattie dell’apparato digerente».Lo scorso anno il centro ha eseguito oltre 4200 esami, contro la media annuale che era di 1500 a partire dal 2002, anno della sua costituzione. Tra l’altro il servizio del «Montecroce», il più grande ospedale del lago di Garda per numero di posti letto e presenze di servizi e reparti, tre anni fa si è dotato di un altro apparecchio estremamente moderno e sofisticato: la videocapsula endoscopica. L’apparecchiatura è una telecamera miniaturizzata in grado di esplorare tutto il piccolo intestino (lungo circa tre metri), alla ricerca delle cause di sanguinamento, di malattie infiammatorie e rare neoplasie. A donarla è stata l’Associazione gardesana studio e prevenzione tumori, il cui presidente è il desenzanese Ambrogio Colombo, che attraverso una raccolta di fondi ha acquistato il costosissimo sistema endoscopico.In più di 150 pazienti indagati dalla videocapsula si è giunti alla diagnosi sicura, risolvendo i casi clinici più complessi nella maniera più rapida e adeguata.«Una garanzia – sottolinea ancora il dottor Walter Piubello – per gli utenti che possono utilizzare metodiche d’avanguardia, per fornire le migliori prestazioni in campo terapeutico».Inoltre, tra le attività endoscopiche di maggiore spicco, si ricorda la colonscopia, come screening per la ricerca di tumori intestinali.

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